Roma, 8 ott – Non sono d’accordo con la vostra idea dunque la appoggio. E’ l’incredibile, se vogliamo rocambolesca, presa di posizione di Roberto Giachetti sul taglio dei parlamentari. “Voterò questa legge perché sono nella maggioranza e sono leale“, ha dichiarato oggi alla Camera il deputato di Italia Viva. Ma questo provvedimento, “viene realizzato per offrire lo scalpo agli istinti peggiori dell’elettorato” e non altro che un “tributo alla fabbrica dell’antipolitica”. Quindi, ha tuonato Giachetti, “la mia lealtà al governo, su questo tema, si ferma qui. Un secondo dopo il mio voto a questa riforma mi adopererò per raccogliere le firme necessarie per lo svolgimento di un referendum e qualora raggiungessimo le firme sarò il primo a costituire un comitato per dire senza alcun dubbio no a questa riforma”.
Apparente contraddizione
L’ex candidato del Pd a sindaco di Roma, che a settembre ha aderito al nuovo partito di Matteo Renzi, ha così spiegato il suo voto a favore del taglio dei parlamentari pur non condividendolo minimamente e spiegando poi che l’unico modo per tagliare seriamente i costi della politica sarebbe stato il superamento del bicameralismo perfetto, come proposto da Renzi con il referendum costituzionale del 2016. In ogni caso la decisione di Giachetti è forse solo in apparenza contraddittoria, perché votando sì salva il governo e di conseguenza resta pure lui a galla. Poi si vedrà, d’altronde che fretta c’è di far votare i cittadini italiani.
Alessandro Della Guglia
3 comments
Figlio di puttana demmerda
Vanno ridotti gli stipendi di tutti gli eletti, non il loro numero. Meno rappresentanti = meno popolo nelle istituzioni.
[…] L’ex candidato del Pd a sindaco di Roma, che a settembre ha aderito al nuovo partito di Matteo Renzi, ha così spiegato il suo voto a favore del taglio dei parlamentari pur non condividendolo minimamente e spiegando poi che l’unico modo per tagliare seriamente i costi della politica sarebbe stato il superamento del bicameralismo perfetto, come proposto da Renzi con il referendum costituzionale del 2016. In ogni caso la decisione di Giachetti è forse solo in apparenza contraddittoria, perché votando sì salva il governo e di conseguenza resta pure lui a galla. Poi si vedrà, d’altronde che fretta c’è di far votare i cittadini italiani.Giachetti: “Voto sì a taglio parlamentari, ma propongo referendum contro” […]