Home » Giro di vite in arrivo. Si scrive “super green pass”, si legge “segregazione per i non vaccinati”

Giro di vite in arrivo. Si scrive “super green pass”, si legge “segregazione per i non vaccinati”

by Adolfo Spezzaferro
6 comments
super green pass lavorare

Roma, 22 nov – Il governo ha deciso di accontentare le regioni: in arrivo il super green pass, ossia restrizioni e divieti soltanto per i non vaccinati. Il nuovo decreto sarà approvato entro pochi giorni e imporrà un nuovo giro di vite anti contagi. “Dobbiamo evitare che ci sia un aumento importante di richieste di ospedalizzazione. Dobbiamo anche dare certezze al sistema economico e imprenditoriale di questo Paese”, dice Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle regioni. E’ questa la linea degli amministratori locali, che tra oggi e domani incontreranno il governo.

Super green pass: attività sociali vietate per i non vaccinati

“Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti”, anticipa Fedriga, intervenuto a Mezz’ora in più su Rai3. “E’ una sfida difficile, ma dobbiamo tenere insieme questi due fattori. Se non interveniamo, oggi in una regione in zona arancione o rossa si chiude per tutti. Si chiude per tutti a prescindere, nella fotografia attuale. Parliamo di far fare un po’ più di cose a chi ha meno rischi di ospedalizzazione: non si tratta di chiudere qualcuno, si tratta di aprire un po’ di più per qualcun altro“, chiarisce Fedriga. Tuttavia la sostanza è che divieti ed eventuale lockdown riguarderanno solo i non vaccinati.

L’allarmismo di Zaia

Anche il governatore veneto Luca Zaia conferma: “Non possiamo chiudere, si punterà su questo green pass rafforzato. Immagino andrà a finire così: i vaccinati potranno accedere ai ristoranti in zona arancione o rossa, chi non è vaccinato avrà limitazioni“, dice il leghista a Che tempo che fa su Rai3. “In Veneto abbiamo circa 400 persone ricoverate. Di queste, 71 sono in terapia intensiva e l’80% di queste persone non sono vaccinate. L’anno scorso avevamo circa 2.000 persone in ospedale, lo scenario è cambiato: il vaccino ha creato un muro davanti al contagio. Dobbiamo dialogare con i cittadini che non hanno ancora deciso di vaccinarsi, rischiamo di perdere la partita“, avverte Zaia. “In generale nessuna campagna vaccinale arriva al 100%. Cosa sarebbe l’obbligo vaccinale? L’accompagnamento coatto alla vaccinazione, l’ammanettamento e l’arresto fino alla vaccinazione? Qualcuno ce lo dica…”, chiede il governatore veneto.

Governo verso restrizioni per i non vaccinati a partire dalla zona arancione

La parola dunque passa al governo. I ministri della Salute Speranza e degli Affari regionali Gelmini discuteranno le nuove norme con i governatori. Poi il premier Mario Draghi riunirà la cabina di regia politica e, a seguire, ci sarà il Consiglio dei ministri che varerà il nuovo decreto. Allo stato attuale, l’esecutivo sembra orientato a far scattare le restrizioni a partire dalla zona arancione. Ovviamente solo per chi non è vaccinato o non è guarito dal Covid. Sempre sul fronte anti pandemia, a giorni scatterà l’obbligo di effettuare la terza dose per il personale sanitario e per i lavoratori che entrano nelle Rsa, le residenze per anziani. Non è escluso che l’obbligo vaccinale sarà esteso al personale scolastico, alle forze dell’ordine e ai lavoratori della pubblica amministrazione a contatto col pubblico.

Green pass sarà ridotto a 9 o 6 mesi. Chi è senza non potrà fare niente (a parte andare a lavoro, con il tampone negativo)

Come è noto, la durata del green pass sarà ridotta. Alla scadenza del periodo stabilito se non si effettua la terza dose il certificato non è più valido. Non è ancora chiaro se la validità sarà ridotta da 12 a 9 o a 6 mesi. Bisognerà attendere il parere del Cts. Sul fronte dei divieti per i non vaccinati, l’esecutivo è orientato a vietare bar e ristoranti al chiuso, palestre, piscine, stadi, cinema, teatri, musei, impianti sciistici. Praticamente tutte le attività sociali. I non vaccinati potranno solo recarsi a lavoro, con tampone negativo. Per quanto riguarda i trasporti, chi non è vaccinato dovrà fare il tampone per salire a bordo di treni dell’alta velocità o degli aerei. Impossibile ovviamente imporre il tampone per prendere i mezzi pubblici, soprattutto per via dei controlli.

Verso la riduzione della durata del tampone: 24 ore per antigenico, 48 per molecolare

La validità del tampone potrebbe scendere a 24 ore per l’antigenico e a 48 ore per il molecolare. Una ulteriore stretta, che colpirebbe soprattutto i lavoratori, e che punta a far vaccinare chi ancora non l’ha fatto. Questo sempre perché il governo ha preferito non imporre l’obbligo vaccinale ma un obbligo indiretto, quello del green pass. Il paradosso è che con la certificazione verde – e non con un tampone negativo – si può andare dappertutto. Senza alcuna garanzia dunque di non essere infetti.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

6 comments

Sergio Pacillo 22 Novembre 2021 - 11:48

Quando avranno segregati tutti i non vaccinati ed i contagi non cesseranno, a che daranno la colpa?

Reply
"Obbligo vaccinale per forze dell'ordine e dipendenti pubblici". Palù in pressing sul governo - Il Primato Nazionale 22 Novembre 2021 - 12:27

[…] Giro di vite in arrivo. Si scrive “super green pass”, si… […]

Reply
mario1232016 22 Novembre 2021 - 2:07

Fin quando il popolo continuerà ad andare nei ristoranti, andare al cinema, andare al teatro, consumare.. le associazioni di categoria, che l’unico linguaggio che capiscono è il guadagno, capiranno che questa apartheid gli italiani la vogliono. Nessuno si opporrà e andrà sempre peggio. La prossima apartheid sarà sempre peggiore. Hanno trovato il “capro espiatorio” per distogliere l’attenzione e nascondere i loro fallimenti. Inutile lamentarsi a quel punto:
Se tutti avessero seguito la strada che ho preso io, ovvero dopo l’approvazione del pass per i bar, da agosto ad Ottobre non ho mai fatto un pass(escludendo magari bisogno estremo), almeno parlando di luoghi di svago, non ho mai consumato in quei posti che discriminavano, “mai” in Italia, il pass sarebbe caduto probabilmente a settembre perchè le categorie, le stesse che ora vogliono il supergreen pass perchè così pensano di non chiudere, avrebbero iniziato a protestare anche loro.. vedendo un calo di consumi.. il pass sarebbe decaduto a settembre. Altro che supergreenpass! Probabilmente ammetto di essere stato avvantaggiato perchè ho consumato all’estero.. e San Marino dove comunque non viene richiesto.. ma le soluzioni, le alternative.. ci sono. Se ci fosse stato uno sciopero generale, blocco attività di 10 milioni di persone, tutte insieme.. quindi quando gli oppositori erano di più, prima del pass per i bar.. il “potere di attacco” di chi si lamenta, sarebbe stato ovviamente maggiore. Nessuno ha mosso un dito in tal senso.. oggi fanno ridere quelli che dicono “abbiamo vinto noi” “la costituzione”, macchè.. vi stanno togliendo anche il diritto di andare in bagno fra un pò! Non ne hanno azzeccata una.
Accettare tutto questo, significa avere leggi sempre più discriminatorie e dare il contentino al governo che farà vedere in televisione programmi con tutti felici e ristoranti pieni e persone che applaudono.
Se poi ci mettiamo la finta opposizione.. che canta le canzoncine pacifiche in piazza, invece di cercare soluzioni fattibili per far capire al governo che ha “qualcosa da perdere”, non generalizzo ma c’è chi lo fa.. il cerchi si chiude.
Ricordate che a chiedere il green pass per il lavoro a Draghi, sono stati soprattutto Confindustria e i partiti che la appoggiano.. a chiedere il divieto di manifestare in alcune zone è stata confesercenti/confindustria.. Una certa oppofinzione sbaglia, perchè fa pensare ai suoi seguaci, che la causa siano solo multinazionali straniere.. parla sempre e solo di “nemici lontani”, quando a volte la persona con cui contrattare sarebbe “sotto gli occhi”.. ma preferisce che la gente non se ne accorga perchè “monetizzerebbero” di meno su Youtube.
Non credete che sia finita qui.. è solo iniziata. P.s: è il mio parere.

Reply
“Lockdown per non vaccinati? Misura discriminatoria”: parola dell’ex presidente Corte costituzionale - Il Primato Nazionale 22 Novembre 2021 - 2:50

[…] Giro di vite in arrivo. Si scrive “super green pass”, si… […]

Reply
L’ex presidente della Corte Costituzionale: “Il lockdown per non vaccinati è una misura discriminatoria” - Rassegne Italia 22 Novembre 2021 - 4:27

[…] Elena Sempione – Roma, 22 nov – Ormai non è più tabù: il governo Draghi sta discutendo dell’opportunità di varare un «super green pass», ovverosia un giro di vite a danno dei non […]

Reply
massimo 22 Novembre 2021 - 7:24

Si, il commento di Mario, non fa una piega, diretto e preciso, mi domando solo dove sono finite le opposizioni, la destra, compreso la Lega, ma anche l’estrema sinistra, sempre pronta a protestare, a manifestare contro ogni discriminazione, sempre pronti alla rivolta sociale, da due anni svaniti nel nulla, coraggiosi come sempre dal dopoguerra, pronti a lanciare il sasso e nascondere la mano, vigliacchi come al solito, si sono vaccinati e pensano di essere diventati immortali, complimenti.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati