Home » Grillo scaricato da Casaleggio: suoi processi costano troppo. Niente più scudo per il garante M5S

Grillo scaricato da Casaleggio: suoi processi costano troppo. Niente più scudo per il garante M5S

by Adolfo Spezzaferro
3 comments
grillo casaleggio

Roma, 23 dic – La Casaleggio scarica Beppe Grillo sul fronte spese legali. Finora le continue cause del comico genovese sono state sostenute dalla Casaleggio Associati, ma si tratta di troppi soldi e quindi, complice anche qualche lamentato problema di budget, d’ora in poi il garante del M5S dovrà pagarsi i processi da solo. “I parlamentari non pagano più la quota mensile a Rousseau. Sono più quelli che non pagano che quelli che pagano”, fanno sapere dalla Casaleggio. Secondo uno scenario del Corriere della Sera, il figlio del fondatore, Davide Casaleggio avrebbe appena annunciato a Grillo la sua decisione di non coprirgli più le spese legali. “Se dovesse continuare a farsi querelare per diffamazione o altro, che paghi di tasca sua. Perché noi non possiamo né vogliamo più continuare a pagare per lui“. È quanto comunicato dal presidente della Casaleggio Associati all’avvocato Andrea Ciannavei, legale di fiducia del M5S e dello stesso garante.

Il vizio di diffamare è molto costoso

Lo scudo legale per Grillo si è rivelato molto costoso: nel 2018, l’Associazione Rousseau ha speso quasi 273 mila euro per il supporto legale “a tutela del garante Beppe Grillo”, tra “spese legali” (176 mila e 651 euro), “accantonamenti per rischi” (70 mila euro) e “contributi per Associazione Movimento 5 Stelle e Comitati” (26 mila e 321 euro). Insomma, il 16,6% delle uscite si devono alle cause di Grillo, che – si sa – è sommerso di querele per diffamazione. In sostanza, per gli avvocati Casaleggio spende il triplo dei soldi rispetto alla voce “struttura tecnologica” o alla “sicurezza” della piattaforma.

Bugani è l’ultimo anello di congiunzione, e potrebbe dimettersi

Ora c’è chi parla di una rottura tra i due, tenuta segreta visto che i 5 Stelle sono in crisi.  Peraltro Max Bugani, trait d’union tra Grillo e Casaleggio, potrebbe presto dare le sue dimissioni per evitare il conflitto d’interessi legato al Comune di Roma, dopo che il sindaco Virginia Raggi gli ha affidato le deleghe alla parte digitale dell’amministrazione. Se così fosse le strade di Grillo e Casaleggio sarebbero divise del tutto. Non una buona cosa per i 5 Stelle, già alle prese con una crisi di consensi senza precedenti per il Movimento, che a gennaio dovrà affrontare le Regionali in solitaria.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

3 comments

Fabio Crociato 23 Dicembre 2019 - 2:36

Usa e getta (cleanex eri e cleanex tornerai!). Ma quanto costa veramente la giustizia…?! E che è…, una industria? E se uno è povero, ma intelligente e con ragione, come fa a pagarsi le cause? Si ritrova l’ avvocato delle cause perse che al massimo può affidarsi alla clemenza della corte?! Chiede credito alle banche? Sveglia!

Reply
Lulu 23 Dicembre 2019 - 3:57

Casaleggio padre e figlio due malati di mente da arresto immediato, fortunatamente per l’umanita’ il capellone e’ crepato.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati