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Il caso Olimpiadi lo dimostra: la Raggi può amministrare solo un condominio

by Giorgio Nigra
7 comments

Olimpiadi Roma 2024Roma, 22 set – Scegliere se ospitare o meno le Olimpiadi non è mai una scelta facile, per gli amministratori di una città: l’esperienza recente insegna che i preventivi vengono sistematicamente sforati, l’equilibrio dei conti cittadini subisce scossoni paurosi, le strutture create per sport di relativo appeal spesso finiscono per diventare cattedrali nel deserto. Che una città indebitata come Roma ci pensi su bene ci sta, anche se la capitale d’Italia ha un nome che pesa e sentirlo abbinare a scelte conservative, timide e sparagnine fa sempre un brutto effetto.

Roma dovrebbe poter tutto, perché Roma è Roma. Ma Alemanno e Marino in successione possono far tremare persino la creazione di Romolo, quindi non è un’eresia pensare che per stavolta l’Urbe possa passare la mano. La decisione di Virginia Raggi, tuttavia, resta ugualmente emblematica di un modo straccione e mediocre di fare politica, anche a prescindere dai soliti modi improvvisati, affannati e ineducati che sono propri del personaggio. Protestare contro la corruzione endemica, che sta dappertutto e che è in agguato dietro ogni appalto, è cosa che può forse avere un senso finché si è all’opposizione. Ma la Raggi, anche se ancora non se n’è accorta, è al potere, ormai. È a lei che spetterebbe la gestione dell’evento e la relativa vigilanza. Quale migliore occasione per mettere in pratica le chiacchiere sull’onestà e la trasparenza? Peraltro l’eliminazione delle ruberie potrebbe anche limitare il rischio di disastro economico di cui si diceva sopra, e rendere magari i Giochi economicamente più sostenibili.

Ma, par di capire, per i grillini la tanto decantata “onestà” non consiste nel fare le cose bene. Consiste nel non farle. Sarebbe come combattere la violenza sulle donne eliminando le donne, anziché gli stupratori. Ne esce quindi un’idea condominiale della politica, un piccolo cabotaggio miserabile, dove tutto inizia e finisce con le piste ciclabili (e infatti, in queste ore, la Raggi ha inaugurato il “grande raccordo per le bici”), dove non esiste nessuna visione d’insieme, nessun grande progetto, nessun dato oltre l’immediato. Un modo di fare politica che sarebbe riduttivo e insultante anche per Canicattì, ma che applicato a Roma sfiora quasi l’empietà.

Giorgio Nigra

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7 comments

Anonimo 23 Settembre 2016 - 12:40

Giorgio, non sono d’accordo col tuo testo in quanto se sistematicamente si sforano i preventivi per fare eventi che alla città ospitante servono a poco,meglio concentrarsi su cose che alla città e ai cittadini servono e su quelli puntare e mettendosi in gioco facendoli fare in modo limpido e così la capitale ne trarrà vantaggio in termini di vivibilità e prestigio,Roma ha già tante cose da offrire al mondo intero basta metterle in vista nel modo giusto valorizzandole. Pietro Frignani.

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Francesco Antinori 23 Settembre 2016 - 7:20

>Roma dovrebbe poter tutto, perché Roma è Roma.

Roma era forse Roma 2 mila anni fa.
Oggi e’ diventata una delle capitali piu’ invivibile d’Europa

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Giangia 23 Settembre 2016 - 10:39

Mi dispiace ma l’articolo è stonato. La Raggi ha fatto bene..nel male.
La cosa penosa è vedere Roma distrutta da ”barbari” che siedono al Campidoglio, da malavita e ministeri buii e sporchi, da buche ovunque e traffico impazzito. Nondimeno inquinamento e sporcizia ovunque, degrado già vito secoli fa. Speriamo torni a splendere Roma, la capiatel del mondo, la Roma che vogliono tutti..anche i suoi nemici.

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Anonimo 23 Settembre 2016 - 3:04

il fatto che nell’organizzazione delle olimpiadi ci sarebbero state le stesse persone che hanno gestito i mondiali di nuoto 2009 (e in che modo) mi avrebbe messo molta paura. Certo, con questa decisione la Raggi ha tolto il sorriso dalla bocca di molti palazzinari, che ora probabilmente si orienteranno come arpie verso l’alta Sabina.

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Dino Rossi 25 Settembre 2016 - 1:36

Credo che tu non abbia capito un beneamato cazzo e te lo dico da camerata. Roma poteva e faceva due secoli fa, forse non ti sei accorto ma nella Capitale comandano rom albanesi rumeni e magrebini. Non ci sono mezzi pubblici adeguati la metro è terra di conquista e te vorresti fare le olimpiadi? Ma pensiamo all’ordinario che è molto più impegnativo dello straordinario.

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Dino Rossi 25 Settembre 2016 - 1:52

A sto giro hai pisciato de fori. Coi problemi che ha Roma ci mancherebbero le olimpirladi, questo pezzo lo hai scritto perché ti scappava o per adeguarsi al fuoco di fila contro il Sindaco? Roma torni prima una Città normale poi si potrà pensare a grandi eventi. Criticare un tanto al kilo lascia il tempo che trova, senza contare che ti allinei al gruppo di interesse dei partiti che hanno tritato Roma. Sopravviveremo anche senza olimpiadi. Basta che tappino buche sparisca la mondezza e ci siano meno venditori abusivi meno rom e questuanti vari.

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Andre 25 Settembre 2016 - 10:12

In linea di principio sono d’accordo con Nigra ma la realtà è che la classe politica attuale e non solo il m5s, non è in grado di gestire eventi del genere.
La decisione di rinunciare alle olimpiadi è si una resa ma oggi per l’Italia è meglio così.
Purtroppo .

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