Perugia, 19 lug – E’ emergenza coronavirus di importazione. La paura di un ritorno dei focolai porta il governatore Pd della Toscana Enrico Rossi a chiedere al governo giallofucsia un rapido intervento, soprattutto per quanto riguarda la concreta possibilità dell’originarsi di focolai di ritorno di origine straniera. I timori riguardano i dati registrati nelle ultime ore: su 16 nuovi casi di contagio sono 14 gli stranieri, ovvero 13 provenienti da Tirana (Albania) ed uno dall’Ecuador.
Rossi: “Governo intervenga, soprattutto ministeri dell’Interno e della Salute”
“Occorre che anche il governo intervenga: in particolare i ministeri dell’Interno e della Salute“, chiede con urgenza Rossi, in merito agli arrivi di immigrati ai terminal di Pisa e Firenze, ma anche odi quelli di passeggeri atterrati in Italia in altri aeroporti. La richiesta è quella di poter accedere immediatamente ai dati dei nuovi arrivati, sia quelli già atterrati sia coloro i quali hanno in previsione di viaggiare verso l’Italia o di rientrarvi dopo uno spostamento all’estero. “Se il tracciamento dei passeggeri e la loro sorveglianza attiva non sarà possibile, non resterà che un’unica opzione: bloccare i voli diretti“, minaccia il governatore della regione come riportato da AdnKronos, una soluzione già adottata a livello nazionale per i voli provenienti da Bangladesh, Kosovo, Montenegro e Serbia.
Il governatore dem ha contattato Perù, Bangladesh e Albania
Il governatore toscano ha cercato subito di fronteggiare l’emergenza, contattando i consolati di Perù, Bangladesh e Albania, ossia di quei Paesi da cui proviene il maggior numero di affetti da coronavirus registrati in Toscana a partire dallo scorso 13 luglio. Il prossimo incontro sarà con il console dell’Ecuador. La richiesta inoltrata è quella di ricevere supporto nella comunicazione ai viaggiatori che si apprestano a raggiungere l’Italia delle condizioni da rispettare per tutti coloro che provengono dall’area extra Schengen: vale a dire una quarantena obbligatoria di 14 giorni con tanto di comunicazione di domicilio per una facilità di individuazione da parte delle autorità competenti, pena una denuncia.
“Sta a governo effettuare tracciamento completo”
“È necessario dunque che si muova il governo, affinché il tracciamento sia completo: le compagnie aeree hanno i dati sui domicili, temporanei o permanenti, di chi atterra”, aggiunge ancora Rossi. “Per arginare eventuali focolai è importante conoscere questi dati e muoversi anche in maniera preventiva. E il ministro degli Interni per quanto riguarda i dati sui voli e il ministro della Salute per le misure sanitarie ci devono aiutare. Serve anche il loro impegno per arginare pericolosi ritorni dell’epidemia”, avvisa il governatore toscano.
In Umbria clandestini infetti fuggono violando quarantena
Come se non bastassero i rischi di importare focolai di coronavirus a causa degli sbarchi di clandestini, sempre più spesso positivi, ora scatta anche l’emergenza dovuta alla fuga degli immigrati irregolari infetti. Dei 25 tunisini arrivati giovedì a Gualdo Cattaneo (in provincia Perugia), “peraltro senza che il sindaco venisse avvisato, 23 sono subito scappati violando la quarantena“. Lo riferisce il deputato leghista Virginio Caparvi, dopo un incontro col primo cittadino della piccola cittadina umbra Enrico Valentini, il quale aggiunge: “La gestione dei migranti da parte del governo è stata a dir poco superficiale“. Due immigrati sono stati poi ritrovati in buone condizioni.
I 25 immigrati erano arrivati da Agrigento
Ludovica Colli
3 comments
Gli immigrati dall’Albania non destano preoccupazione.
TIRAN A a campa’.
lasciateli in mare e chiamate la kenge
gli indiani i piu’ infettivi al mondo