
Il nostro Paese, peraltro, è decisamente in prima linea: l’Italia è al secondo posto dopo la Grecia per numero di profughi arrivati nel 2015. In Grecia è giunto un numero decisamente più alto di profughi, 821,008. In Italia sono stati 150.317. Seguono Bulgaria (29.959), Spagna (3.845), Cipro (269) e Malta (106). Ovviamente, a fronte di questi numeri, sarà scattata l’allerta, vero? Macché. Il capo dell’Oim, William Lacy Swing, ha avuto il coraggio di dire parole che in altre epoche avrebbero meritato la fucilazione alla schiena: “Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, necessarie e desiderabili. Ma non basta contare il numero di quanti arrivano o dei quasi 4mila che quest’anno sono morti o dichiarati dispersi. Dobbiamo anche agire. Le migrazioni devono essere legali, sicure e protette sia per gli stessi profughi sia per i Paesi che li accolgono”. Insomma, il punto non è che ci stanno invadendo, ma che l’invasione è ancora troppo disorganizzata e che ci sono ancora troppe resistenze.
Secondo l’Unhcr, inoltre, nel 2016 i numeri delle migrazioni saranno simili a quelli del 2015. “Con i sentimenti xenofobi in rapida crescita in diversi ambienti, è importante riconoscere i contributi positivi che i rifugiati e i migranti apportano alla società in cui vivono e anche onorare i valori europei fondamentali: protezione della vita, difesa dei diritti umani e promozione della tolleranza e della diversità”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Antonio Guterres. Quando i medici condannano i vaccini e iniettano le malattie, o sono impazziti o sono dei criminali. In ogni caso, il malato è a quel punto autorizzato a trovare le forze per tirargli un ceffone.