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Isole “Covid free”, è scontro tra governatori sul rilancio del turismo

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 12 apr – Non si ancora quando partiranno le riaperture ma intanto è scontro tra governatori sulle isole “Covid free” per rilanciare il turismo estivo. L’idea che divide i governatori è quella di imitare la settantina di isole greche che entro fine aprile saranno dichiarate a prova di virus grazie a vaccinazioni e passaporto vaccinale. Ma una corsia preferenziale di questo tipo danneggerebbe il resto delle località turistiche sulla terraferma.

Isole “Covid free”, Bonaccini a Garavaglia: “Dica subito no”

La Regione Campania dal canto suo ha già predisposto un piano di vaccinazioni per tutti i residenti di Ischia, Capri e Procida. Ma il piano riguarderebbe anche le isole minori della Sicilia e della Toscana. L’ex presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini va in pressing sul ministro del Turismo Massimo Garavaglia: “Dica subito no alle isole Covid free”. Se da una parte il governo si era detto disponibile a lavorare in tale direzione, anche grazie all’apertura di un “tavolo per arrivare ad avere dei protocolli”, il governatore dell’Emilia-Romagna va su tutte le furie. Anche perché la sua regione conta molto sul turismo estivo.

“Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre”

“Mi auguro che il ministro del Turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di ‘isole Covid free’. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre“, scrive in un post Bonaccini. Poi aggiunge: “Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo”. Così il governatore dell’Emilia-Romagna rigetta la proposta arrivata la settimana scorsa dallo stesso ministro del Turismo, che in tal senso si era detto possibilista.

Il modello della Grecia che piace alle isole italiane

“La Grecia – aveva affermato Garavaglia – ha tante piccole isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare”. Per creare dei corridoi di isole “Covid free”, “abbiamo parlato con i ministri Giovannini e Speranza – aveva spiegato l’esponente leghista -. E c’è un tavolo aperto per arrivare ad avere dei protocolli e delle modalità di circolazione semplice e sicura nel nostro Paese, la direzione mi sembra abbastanza chiara”. L’idea aveva visto alcune regioni attivarsi in tal senso. “A Lampedusa e Linosa vaccinazione di massa in vista dell’estate“: è per esempio il progetto lanciato nei giorni del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. Le due isole siciliane puntano alla vaccinazione di massa dell’intera popolazione. “Tra Lampedusa e Linosa siamo 6.500 abitanti. Linosa è sempre stata ‘Covid free’ perché non ha mai avuto nessun caso di positività in tutto questo periodo. Mentre a Lampedusa qualcuno è stato contagiato”, ammette Martello (senza menzionare gli sbarchi).

Campania pronta a vaccinare tutti i residenti delle isole

Sulla stessa linea il governatore campano Vincenzo De Luca, intenzionato a “porre le basi di una ripartenza turistica sicura nelle isole del golfo di Napoli”. Allo stato attuale a Procida la campagna vaccinale per gli over 80 sarebbe stata ultimata. Resta da vaccinare, a Ischia, solo una parte di non deambulanti che verranno gestiti a breve. “Abbiamo deciso di dare priorità nelle prossime quattro settimane alla vaccinazione degli operatori del comparto turistico-alberghiero, avendo come obiettivo un punto di equilibrio tra esigenze sanitarie e rilancio dell’economia della nostra regione”, spiega De Luca. “Sono in programma nei prossimi giorni una serie di incontri con le categorie e gli amministratori delle aree più interessate ai flussi turistico, le isole e le costiere – anticipa il governatore dem -. L’obiettivo è poter rilanciare sul mercato mondiale le nostre mete turistiche libere dal Covid“. Per questo, in coordinamento con le altre isole e le aree a turismo prevalente, ci sarà una importante campagna vaccinale per gli operatori e le strutture turistiche.

Sulla stessa linea la Toscana

Ma anche la isole della Toscana nei giorni scorsi intendono accelerare con le vaccinazioni per diventare Covid free entro maggio. A tal fine chiedono un piano di somministrazione a tappeto. Obiettivo è vaccinare tutta la popolazione residente e i lavoratori sulle isole per farsi trovare pronti all’avvio della stagione estiva. Una missione alla portata, dato il numero di cittadini dell’arcipelago toscano, circa 35mila persone. Di cui 32mila solo all’Isola d’Elba, e varie centinaia nelle restanti sei, tra cui il Giglio e Capraia. A livello di contagi la situazione nell’arcipelago rimane sotto controllo grazie alla protezione del mare e all’obbligo di tampone per sbarcare. Ma per l’estate i controlli potrebbero diventare un ostacolo alla stagione turistica.

Il piano piace pure a Sicilia e Sardegna: “Covid free per garantire numeri importanti per la ripresa”

Ma il piano Covid free non piace soltanto alle isole minori. I governatori di Sardegna e Sicilia, Christian Solinas e Nello Musumeci, la scorsa settimana hanno chiesto al governo in una dichiarazione congiunta di puntare sull’immunizzazione totale della popolazione delle due isole. Entrambe a spiccata vocazione turistica, Sicilia e Sardegna possono garantire “numeri importanti per la ripresa dell’economia nazionale”. “La nostra condizione di insularità, che limita i punti d’accesso a porti e aeroporti – sottolineavano i governatori – rende più semplice il controllo sanitario. Se procediamo rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione, potremo ospitare in piena sicurezza i turisti aprendo veri e propri corridoi preferenziali verso Paesi e regioni che hanno già completato l’immunizzazione. Oppure utilizzando il modello dei voli e delle navi ‘Covid tested’, che garantisce un’enorme attrattività internazionale”.

Solinas e Musumeci userebbero risorse regionali per l’immunizzazione

Solinas e Musumeci pur di ottenere lo status di Covid free sono disposti a coprire con risorse regionali il costo per l’acquisto preferenziale delle dosi necessarie all’immunizzazione totale dei residenti. O, quanto meno, l’autorizzazione da parte del governo a prenotare i vaccini cosiddetti “aggiuntivi” come lo Sputnik russo, ancora in attesa dell’ok da parte di Ema o Aifa. La spesa, secondo le stime sarebbe attorno ai 5-6 milioni di euro.

Ora la parola passa al governo, che dovrà evitare che le regioni costiere siano penalizzate dalla caccia ai turisti da parte delle isole “Covid free”.

Adolfo Spezzaferro

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