Tra le 3.30 e le 4 di questa mattina sono stati trovati quattro focolai d’incendio in altrettanti punti diversi della linea dell’Alta velocità Bologna-Milano. In fiamme i cavi elettrici interrati nella sottostazione elettrica in zona Santa Viola, nella periferia della città.
A terra, scritta in vernice rossa, una sorta di rivendicazione: “8-11, sabotare un mondo di razzisti e di frontiere”. Insomma, sono i nipotini di Erri De Luca. Salvini si è sfogato su Facebook:
Il fatto ha causato molti ritardi dei treni. Ora per il ripristito totale delle attività si stimano 8 ore di lavoro. Per i treni che arrivano da nord, si crea un percorso alternativo a nord di Bologna, alla stazione di Lavino, dove i treni vengono fatti passare dalla linea tradizionale.
Del resto l’andazzo si era capito, quando il sindaco di Bologna, Virginio Merola, era stato contestato dagli antifascisti militanti a una commemorazione partigiana per il semplice fatto di aver detto che i leghisti sono brutti sporchi e cattivi, ma qualche diritto costituzionale ce l’hanno persino loro.
Anche il presidente dell’Anpi bolognese, Roberto Romagnoli, è stato così magnanimo da riconoscere che i suoi avversari hanno dei diritti politici, pur aggiungendo che libertà non significa che poter “provocare impunemente (?) una città medaglia d’oro e partigiana come Bologna”. Lega Nord e Forza Italia, ha aggiunto Romagnoli, “sono nemici della costituzione, dell’antifascismo, del movimento partigiano e della libertà che il movimento partigiano ha permesso a loro”. Strano che poi i suoi iscritti più giovani ritengano di dover giocare alla guerriglia…
3 comments
Solo gentaglia che si definisce “antifascista” può agire in questo modo. Nessun altro è così imbecille da voler tornare al medio evo comunista.
Chi danneggia strutture di utilizzo pubblico e del popolo è un anti-italiano ed un terrorista
Chi non condanna questi gesti mi preoccupa
se fossero rimasti fulminati il paese ne avrebbe guadagnato. non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di eventuali processi.