Roma, 27 ott – I portuali a Trieste? E chi li ha visti, al massimo si saranno infiltrati fra gli estremisti. Il ministro Luciana Lamorgese non riesce proprio a scansare gaffe e sparate imbarazzanti, cosƬ torna a parlare di proteste contro il green pass proferendo parole che denotano tutta la sua inadeguatezza. āA Trieste siamo stati criticati, ma non cāerano più lavoratori, erano frange estremiste arrivate da tutte le parti dāItalia e anche da fuoriā, ha dichiarato una Lamorgese allo sbaraglio durante il convegno āLa sicurezza in sicurezzaā. E alzi la mano chi si sente āsicuroā con questo ministro dell’Interno, perchĆ© abbiamo giusto la vaga sensazione che da un sondaggio al riguardo uscirebbe un risultato impietoso.
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Trieste, l’imbarazzante lettura della Lamorgese
āI poliziotti non hanno usato manganelli. Ci sono interessi commerciali che vanno a incidere sulla cittĆ , con dei tir fermi che non riuscivano a entrare, dovevamo fare uno sgombero leggero per far ripartire il porto”, ha poi affermato il ministro. Alla faccia dello āsgombero leggeroā, a suon di idranti, lacrimogeni e… sƬ, pure manganelli. E ancora: “Il momento ĆØ stato complicato, lāabbiamo vissuto con grande sacrificio e responsabilitĆ ”, ha precisato.
“Ć stato un periodo difficilissimo a tutti i livelli per le forze di polizia. Solo questāanno abbiamo avuto 13.800 manifestazioni di cui oltre 5mila contro i provvedimenti del governo e anticovid circa 3.500-3.600. Ci rendiamo conto di come sia difficile per un poliziotto operare bilanciando i diritti, come quello a manifestare e quello alla salute ad esempio? Il giusto bilanciamento richiede grande professionalitĆ per cercare di arrivare con fermezza alla risoluzione del conflitto”. Che fine stratega, farebbe impallidire Sun Tzu.
Quando si dice l’utile esperienzaĀ
Ma l’aspetto senza alcun dubbio più surreale ĆØ la mancanza di senso di realtĆ della Lamorgese, che travolta da ovvie critiche e richieste di dimissioni, si vanta della sua esperienza da prefetto. Cosa che dovrebbe indurla a scelte ben più oculate. “IoĀ affronto tutto con serenitĆ Ā non pensando a quello che casomaiĀ alcune parti politiche vengono a dire. Io sono un prefetto, sono cresciuta in questa amministrazione e metto tutto il mio impegno e la mia professionalitĆ nel lavoro, non cāĆØ valutazione esterna che possa incidere su quello che ognuno di noi ĆØ.Ā Ho alle spalle anni di lavoro e di conoscenza dei problemi“. Questi sono i risultati del commissariamento della politica.
Alessandro Della Guglia