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“Lockdown a Natale? Dipende dal comportamento dei cittadini”. Conte giĆ  mette le mani avanti

by Adolfo Spezzaferro
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conte lockdown

Roma, 15 ott – “Natale con il lockdown“. No, non ĆØ il titolo di un cinepanettone ma ĆØ quello che frulla nella testa del premier Giuseppe Conte. Anche se ancora non lo dice. In veritĆ  soltanto pochi giorni fa il premier escludeva con certezza una nuova serrata generale a livello nazionale, parlando di eventuali lockdown mirati, localizzati. Ora però, complice anche l’allarmismo di certi “espertoni” filogovernativi come Crisanti, secondo il quale un lockdown a Natale “ĆØ nella natura delle cose”, Conte non lo esclude più. E nel dubbio giĆ  mette le mani avanti e accolla l’eventuale colpa agli italiani, con una delle sue solite frasi: “Molto dipenderĆ  dal comportamento di tutta la comunitĆ  nazionale“.

“Se crescono contagi e ricoveri andremo di nuovo in difficoltĆ ”

“Continua questa curva che sta lentamente ma progressivamente crescendo, ĆØ la ragione per cui abbiamo adottato misure più restrittive: non ci ha fatto affatto piacere ma dobbiamo adesso rispettare le regole più restrittive. C’ĆØ il nuovo innalzamento ma c’ĆØ anche un record di tamponi ma ĆØ chiaro che non può non preoccupare e non spingerci a rispettare tutte le regole”, avverte Conte in un punto stampa a Capri. “Se cresce il numero dei contagiati e il numero delle persone negli ospedali e in particolare in terapia intensiva andremo di nuovo in difficoltĆ . Dobbiamo fermare questa curva e per farlo non c’ĆØ modo migliore che rispettare le regole”. Ancora una volta il consueto mix di allarmismo e toni paternalistici.

“E’ una partita dove vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti”

Poi quando il premier ĆØ interpellato sulla “profezia” di Crisanti, non si sbilancia: “Io non faccio previsioni per Natale – chiarisce -, io faccio previsioni in questo momento delle misure più adeguate idonee e sostenibili per prevenire un lockdown ma ĆØ chiaro che molto dipenderĆ  dal comportamento” dei cittadini. “E’ una partita dove vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti“. Insomma, non esclude la possibilitĆ . Questa ĆØ la vera tragedia.

“Basta polemiche, c’ĆØ da tutelare la salute”

“Adesso questa nuova ondata l’affronteremo con grande senso di responsabilitĆ , con grande sensibilitĆ , afferrando quelli che sono i valori in gioco. E smettiamola di far polemica, di fare discorsi astratti, di fare discussioni e dibattiti, qui bisogna essere concreti. C’ĆØ da tutelare la salute“, Come a dire, basta attacchi dall’opposizione al Dpcm pieno di contraddizioni e che spezza le gambe all’economia. Come ha detto il suo ministro degli Affari regionali, “la salute viene prima del business“.

La dritta alle Regioni: “Fate le zone rosse”

Secondo Conte, “la situazione non può non preoccupare”, se non si rispettano le restrizioni e “si lascia correre il contagio”, il rischio ĆØ che “non ci saranno numeri sufficienti nelle terapie intensive”. E quando dice che ĆØ “una partita in cui vinciamo o perdiamo tutti”, si rivolge anche alle Regioni dopo lo scontro su trasporti e coprifuoco. In ogni caso, le mosse alla “sceriffo” De Luca sono bene accette – come appunto i lockdown mirati -, lascia intendere il premier, ricordando che il suo Dpcm permette di “introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessitĆ ”. Conte sta parlando delle zone rosse, in sostanza: “Forse più che le Regioni dobbiamo chiudere temporaneamente determinate aree, se si generalizza si crea più danno che beneficio”. E a sentire il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, “se la curva dei contagi sale non ĆØ escluso un lockdown locale”. “Lo schema – spiega Conte – ĆØ molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente ĆØ collaborare, collaborare, collaborare”. SƬ, certo come sul nodo trasporti: con la capienza ridotta e senza un incremento dei mezzi gli assembramenti sono inevitabili. Ma si sa, la colpa ĆØ dei cittadini. Mica del governo.

La “rivelazione” del Cts: “Treni e bus sono possibili focolai”

Gli “espertoni” del Comitato tecnico scientifico avvertono che “treni e bus sono possibili focolai” (sic!). Il ministro dem agli Affari regionali Francesco Boccia chiede “comportamenti rigorosi” per evitare che il sistema sanitario entri in sofferenza. Oggi ci sarĆ  la conferenza unificata Regioni e enti locali per confrontarsi sugli ultimi dati della pandemia: “Monitoriamo ogni giorno la situazione con la massima attenzione”, dice Boccia. Ma ormai la bomba ĆØ stata sganciata: l’attenzione ĆØ tutta per lo spettro del lockdown natalizio evocato da Conte.

Adolfo Spezzaferro

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Luigi Da Porto 15 Ottobre 2020 - 10:21

https://www.ilsussidiario.net/news/david-nabarro-oms-stop-a-lockdown-chiusure-totali-non-sono-la-soluzione/2080792/ UNA ALTERNATIVA AL LOCKDOWN C’E’: L’HA DETTO ANCHE IL DOTTOR DAVID NABARRO DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’.

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