Home » Lockdown solo per i non vaccinati e obbligo di mascherina all’aperto. Giro di vite di governo e regioni

Lockdown solo per i non vaccinati e obbligo di mascherina all’aperto. Giro di vite di governo e regioni

by Adolfo Spezzaferro
1 commento
non vaccinati mascherina

Roma, 18 nov – I governatori tornano alla carica: in base ai colori delle regioni, il lockdown deve colpire solo i non vaccinati. La soluzione è sfruttare il green pass per non imporre restrizioni a chi ha fatto il vaccino. La proposta dei governatori al governo su come colpire solo i non vaccinati è attesa per oggi. Intanto l’esecutivo ragiona sul ripristino dell’obbligo di mascherina all’aperto. Il tutto perché i positivi stanno salendo (ma non i ricoveri, vista l’elevata copertura vaccinale), anche per via del boom di tamponi dei lavoratori.

Le Regioni tornano alla carica: “Lockdown solo per i non vaccinati”

La linea dei governatori che oggi sarà definita nella Conferenza delle Regioni prevede una correzione sul green pass basata sul sistema di cambio dei colori. Nel caso in cui si dovesse passare in zona gialla e arancione, i governatori chiederanno che non ci siano limitazioni per i vaccinati. Nessuna restrizione dunque per i posti a sedere nei ristoranti, così come al cinema e allo stadio. Per i non vaccinati, invece, scatterebbe il divieto, anche in presenza di un tampone negativo, molecolare o antigenico che sia. Senza vaccino, insomma, non si va da nessuna parte. Un’idea che finora ha trovato il solito sostegno del Pd. Un po’ meno da parte del M5S e da parte di Matteo Salvini, nonostante la spinta arrivi soprattutto da governatori leghisti e di centrodestra.

La Calabria si muove in autonomia e fa scattare le zone rosse su misura

Intanto c’è già chi si muove in autonomia, come nel caso della Calabria, dove il neogovernatore Roberto Occhiuto (Forza Italia) ha deciso di rimodulare i parametri con cui scattano i nuovi colori nei comuni calabresi. In una circolare, riporta il Messaggero, Occhiuto indica ai sindaci la possibilità di emanare ordinanze, d’accordo con la Regione, per irrigidire le restrizioni. Come passare in zona rossa tenendo conto del tasso dei decessi, dei contagi e delle vaccinazioni fatte nel singolo comune. La zona arancione, invece, scatterebbe nel caso in cui i contagi tra i soggetti fragili di un comune superasse il 20 per cento nell’ultima settimana.

Mascherina all’aperto: verso il ripristino dell’obbligo

Anche sul fronte delle misure anti Covid c’è chi decide di testa propria. A partire dal governatore campano Vincenzo De Luca, che non ha mai eliminato l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Sulla stessa strada il Piemonte, che impone la mascherina all’aperto in tutte le aree di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse. Poi ci sono i sindaci che hanno imposto l’obbligo di mascherina all’aperto ma solo nei mercatini di Natale. Così è a Trento, Bolzano, e Rovereto ma anche ad Arezzo e Verona. A Trieste, per fronteggiare l’aumento dei contagi il sindaco Dipiazza si è già visto “costretto ad annullare la festa di Capodanno e i fuochi artificiali”.

I governatori aumentano i posti letto per non far scattare la zona gialla

Inoltre le regioni si stanno dando da fare per potenziare gli ospedali in vista di un aumento dei contagi e scampare così alla zona gialla. In Veneto e Valle d’Aosta la capienza delle terapie intensive è stata raddoppiata. Ma anche nella provincia autonoma di Bolzano e nel Lazio sono stati aumentati i posti letto per non sforare i parametri delle fasce di rischio. Quindi, sì stanno aumentando i posti in terapia intensiva, ma – sia chiaro – non perché aumentano i ricoveri ma perché nel caso accadesse le regioni non passeranno in zona gialla.

Terza dose obbligatoria per gli operatori sanitari

Sul fronte della terza dose, poi, già oggi in Consiglio dei ministri potrebbe essere esaminato l’obbligo per gli operatori sanitari. Altro tema da affrontare, la durata del green pass, che potrebbe passare da 12 a 9 mesi. Sempre per costringere più cittadini possibile a farsi il vaccino.

Insomma, il governo non vuole modificare il sistema dei colori ma nessuno si vuole ritrovare in lockdown a Natale. Ecco perché a farne le spese, per tutti, saranno i non vaccinati.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

1 commento

Pino 18 Novembre 2021 - 1:38

Sapendo bene che il vaccino non protegge affatto dal contagiare o essere contagiati, lo Stato si dimostra ancora una volta criminale. Si è soltanto evoluto: dalle rumorose bombe al più discreto virus.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati