Roma, 6 set – Non si dà pace il M5S, contro Giuseppe Conte arriva un ricorso: “Illegittimi lo statuto e la sua elezione a leader”. A darne l’annuncio è l’avvocato storico dei grillini espulsi Lorenzo Borrè in occasione dell’arrivo dell’ex premier a Napoli per la campagna elettorale per le amministrative: “Non era iscritto al Movimento“.

M5S, ricorso contro Conte leader e il nuovo statuto

Scatta a Napoli dunque la prima offensiva legale contro il voto online sulla piattaforma Skyvote che ha eletto Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle. Elezione arrivata dopo che l’ex premier aveva fatto pace con il garante Beppe Grillo. E’ in dirittura d’arrivo, infatti, la notifica del ricorso giudiziario per l’annullamento del nuovo statuto redatto dall’ex premier in persona. Un gruppo di attivisti ha impugnato, oltre allo statuto, anche la votazione con cui Conte è stato eletto presidente dei 5 Stelle. “Sono sette gli articolati motivi di illegittimità, non solo procedurali, che verranno illustrati nei prossimi giorni in conferenza stampa”, annunciano all’Adnkronos i promotori del ricorso. L’iniziativa – spiegano i grillini della prima ora – nasce “a seguito della deriva verticistica che ha portato ad accantonare le regole e i principi fondanti del M5S, con conseguente sospensione della democrazia interna“.

Raccolta fondi su Gofundme “Attivisti Vs dirigenti del M5S”

Il ricorso sarà presentato proprio a Napoli. E vede come promotori alcuni attivisti storici che si sono rivolti all’avvocato Borrè, ma coinvolge anche militanti da diverse parti d’Italia. Gli attivisti hanno lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme intitolata “Attivisti Vs dirigenti del M5S“. Una sorta di “Scudo della rete” – richiamando ad una delle funzioni della piattaforma Rousseau – per le spese legali.

Ecco cosa contestano gli attivisti M5S

I ricorrenti lamentano, tra l’altro “il mancato raggiungimento del quorum della ‘metà degli iscritti’ per l’approvazione del nuovo statuto – avendo Crimi ritenuto bastevole la partecipazione alla votazione della ‘metà degli aventi diritto al voto'”. Ancora, la “non iscrizione di Conte al M5S“, confermata dal fatto che – come affermano i ricorrenti – “il 17 luglio 2021 (lo stesso giorno in cui ha indetto le votazioni per l’approvazione del nuovo statuto)” il reggente grillino Vito Crimi avrebbe chiesto all’associazione Rousseau di “effettuare l’iscrizione di Giuseppe Conte al Movimento 5 Stelle, adempimento non ottemperato da detta associazione”.

Più nello specifico, poi gli attivisti contestano anche “la nullità della clausola statutaria che prevedeva l’eleggibilità del solo Conte“. Nonché “l’esclusione dal diritto di voto degli iscritti da meno di sei mesi”. E “la pubblicazione della convocazione su una piattaforma ignota alla maggioranza degli iscritti”. Non a caso infatti, fanno presente gli attivisti, “dai piani alti del partito fu chiesto all’associazione Rousseau di pubblicare sulla propria piattaforma un avviso di trasloco del sito all’indirizzo .eu”.

Adolfo Spezzaferro

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2 Commenti

  1. x M5s: Succcare e succccherete sempre di più… contenti che le stelle vi staranno a guardare! Abbiate la forza di dire basta, tutti possiamo sbagliare quando si è nella m., ma appunto per questo si cercano alternative quantomeno meno ignobili.

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