Il nuovo anno è iniziato con il botto. Un drappello di cinque persone ha vandalizzato nientemeno che la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato: muri, finestre e uno dei portoni sono stati imbrattati di vernice rossa, e solo a cose fatte sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno fermato i cinque giovani. Si tratta, nello specifico, di attivisti di Ultima generazione, movimento ambientalista che si ispira alle tesi eco-apocalittiche di Greta Thunberg.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di febbraio 2023
L’associazione – capitanata dal 20enne vogherese Simone Ficicchia, ora finito a processo per questa e altre «azioni delittuose», tipo incollarsi le mani sulla Primavera di Botticelli – si era già fatta apprezzare nella Capitale per aver più volte bloccato il traffico sul Grande raccordo anulare. Naturalmente, gli automobilisti romani non avevano gradito per nulla questa peculiare forma di protesta ambientalista. Tanto che, nei mesi scorsi, erano subito diventati virali i video in cui gli eco-rompiballe venivano presi di peso e insultati dai pendolari con espressioni alquanto colorite. Ma Ficicchia e compagni non sono soli: anche all’estero i gretini stanno diventando sempre più molesti. Parecchio scalpore ha suscitato, per esempio, l’imbrattamento dei Girasoli di Vincent van Gogh alla National Gallery di Londra. In quel caso, gli attivisti di Just Stop Oil avevano utilizzato la zuppa di pomodoro per vandalizzare una delle opere d’arte più famose del pianeta.
Ultima generazione: coccolati e protetti
Insomma, ci troviamo di fronte a un fenomeno non solo italiano, ma occidentale in senso ampio. Ma soffermiamoci un momento sull’episodio di Roma. Questo è stato il commento a caldo di Ignazio La Russa, il neopresidente di Palazzo Madama: «Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza». E ancora: «Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché, a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino a ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all’edificio».
Ora, che l’azione potesse degenerare in atti di violenza è da escludere: il drappello di attivisti era composto da cinque ragazzini nerd, non certo da un commando d’assalto. Ma la marchetta agli «angeli in divisa» è ormai un rito irrinunciabile per ogni politico del centrodestra che si rispetti, e quindi per questo lo prendiamo. Che i compari di Ficicchia abbiano agito vigliaccamente, invece, è innegabile. Ma non tanto perché, come sostiene La Russa, Palazzo Madama verrebbe lasciato incustodito dai carabinieri, bensì perché gli eco-imbecilli di Ficicchia – scusate, ma ripetere il suo nome mi fa ridere – evidentemente sono andati a colpo sicuro.
In effetti, circa un anno fa le cose sono andate molto diversamente nei pressi del Senato. Era il luglio del 2021 e una piccola delegazione di CasaPound stava protestando davanti a Palazzo Madama contro il ddl Zan: una manifestazione pacifica durata anche relativamente poco. In quel caso, però, l’«area di sicurezza attorno all’edificio» c’era eccome. E infatti gli «angeli in divisa» intervennero prontamente, peraltro manganellando senza ritegno anche le ragazze presenti. Un trattamento del tutto differente rispetto a quello riservato agli eco-nerd di Ultima generazione. Tant’è che il video dell’estate del 2021 è risbucato fuori ai primi di gennaio, facendo il giro della Rete: la disparità era troppo evidente per non essere notata.
Nostalgie sessantottarde
Qual è il punto? Il punto è che gli eco-minchioni di Ultima generazione hanno agito sapendo in anticipo che l’avrebbero fatta franca. E non mi riferisco solo al processo che Ficicchia – sì, fa proprio ridere – deve affrontare presso il Tribunale di Milano – processo seguito con morbosa attenzione (e compiacenza) da parte dei media d’apparato. Mi riferisco anche e soprattutto alle coccole che erano già arrivate dalla sinistra politica quando la vernice era ancora fresca sulla facciata di Palazzo Madama. L’imbrattamento è uno «sfregio», sì, ma «le ragioni della disobbedienza civile di Ultima generazione sono tutte condivisibili», ha twittato ad esempio Monica Cirinnà, responsabile diritti del Pd (malauguratamente ho scoperto solo da poco che al Nazareno hanno inventato questa carica di pongo).
Ma non è finita qui. Sulla stampa di sinistra è partita la gara a incensare gli eco-maniaci perché, bravi loro, si preoccupano così tanto del nostro pianeta da rischiare addirittura di finire in manette. In realtà, a Ficicchia – sempre lui – il Comune di Roma si è limitato a notificare un foglio di via. Ma non è neanche questo il punto. Il fatto è che gli stessi che invocavano Bava Beccaris per disperdere i manifestanti no-pass, oggi predicano clemenza per gli attivisti di Ultima generazione, assurti a «ribelli» in missione per conto di Madre Natura e in lotta contro il brutto sistema eco-patriarcale. Non ci credete? Eccovi un saggio delle doti liriche di…
4 comments
Se uno crede DAVVERO che il pianeta si stia riscaldando è da
TSO ……
Ötzi era SOTTO un ghiacciaio …. che quindi 6.000 anni fa
NON ESISTEVA !!!!!!
ci sono foreste fossili SOTTO i ghiacciai , risalenti a 10.000 anni fa ….
Siete MEDIAMENTE intelligenti o vi si deve spiegare che il clima NON dipende dall’ uomo o dalle scorregge delle vacche
ma è CICLICO ??????
Tecnicamente stiamo andando verso una CLACEAZIONE ……
alla faccia dell’ IGNORANTE Gretina ….
Ieri sera eravamo a -7 …… non abito in svezia ma in Italia …..
[…] Macché ribelli! Gli eco-imbecilli di Ultima generazione sono i soliti cocchi… […]
[…] 12 feb – Nuova azione dimostrativa da parte degli attivisti di Ultima generazione. Questa volta a farne le spese è la sede del Consiglio regionale della Toscana a Firenze, in pieno […]
[…] 17 mar – Ancora un blitz degli eco-vandali di Ultima generazione, questa volta a Firenze dove hanno preso di mira con della vernice arancione Palazzo Vecchio. Ma la […]