marchini-bertolaso-meloni-765057Roma, 4 apr – Giorgia vuole tutti. Altro che lepenismo, altro che sovranismo, la Meloni le sta tentando tutte pur di ricompattare il centrodestra attorno alla sua candidatura per Roma. Ma proprio tutti. Il primo obbiettivo è Berlusconi. Da cui la leader di Fdi si aspetta “un gesto d’amore”: “Credo che Silvio Berlusconi sia una persona estremamente lucida, capace di leggere la realtĂ . Spero che le cose non finiscano così, c’è ancora tempo perchĂ© non finiscano così. Esattamente come io considero l’ aver scelto di candidarmi un atto d’ amore verso la mia cittĂ  e il futuro in generale, spero che gli altri vogliano poi fare un gesto d’amore”. Insomma, il Cav deve ritirare la candidatura di Bertolaso.

Che comunque non diventerebbe disoccupato: da Fratelli d’Italia sarebbe infatti arrivata la proposta indecente per riunificare tutto il centrodestra offrendo all’ex numero uno della Protezione civile il ruolo di city manager (?) e addirittura ad Alfio Marchini quello di vicesindaco. “Arfio” vice della Meloni? Ma Fratelli d’Italia non aveva posto un veto al costruttore? Marchini, in ogni caso, avrebbe giĂ  “rimbalzato” la proposta.

Durissima la replica di un ex compagno di strada di Meloni e soci, il senatore Andrea Augello: “Sono come bambini che giocano all’ufficio con i timbri e le penne del papĂ . Dopo aver insultato per un mese Marchini e dopo aver fatto di tutto prima per candidare Bertolaso, poi per scaricarlo sulle spalle di Berlusconi, gli eterni ragazzi di Fratelli d’Italia decidono di riabilitare l’ingegnere romano, da loro definito esponente dei poteri forti, Marxini, protagonista della pornofinanza, emissario di Renzi e non so piĂą cos’altro, purchĂ© salvi la Meloni dal guaio in cui si Ă© cacciata, accettando di sostenerla in cambio della carica di vicesindaco… Purtroppo per loro, il mondo degli adulti non funziona così. Chi ha sbagliato deve metterci rimedio. Chiedendo scusa, ad esempio per aver insultato senza motivo persone che nulla avevano fatto per meritare questo trattamento. Non lanciando stupidaggini e proposte arroganti sui giornali ma sedendosi intorno ad un tavolo con umiltĂ  ricominciando da capo. Dichiarando in primis la propria disponibilitĂ  ad un passo indietro, prima di pretenderlo da altri. Su queste premesse si può ancora ricompattare un fronte in grado di stravincere. Ma Ă© ora di mandare i bambini a nanna e di fare sul serio”.

Giuliano Lebelli

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