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“Obbligo mascherina all’aperto”. Regioni in pressing sul governo

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 24 nov – Ripristinare l’obbligo delle mascherine all’aperto: regioni in pressing sul governo. Non basta il super green pass – riservato solo a vaccinati e guariti dal Covid – necessario per fare qualsiasi cosa, dall’andare al ristorante a sciare. Ora i governatori spingono pure per tornare indietro, a quando c’era l’obbligo della mascherina all’aperto. Adesso che arriva il freddo e che non avrebbe alcun senso, visto che il virus non resiste alle basse temperature.

Regioni in pressing sul governo: “Adottare obbligo mascherina all’aperto”

“L’ipotesi delle mascherine all’aperto – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato – è stata messa dalle regioni sul tavolo nel confronto con il governo. E’ una misura che andrebbe adottata subito in tutta Italia a prescindere dai colori”. “Mascherine anche all’aperto e soprattutto nei luoghi affollati“, rincara la dose D’Amato. La misura è stata richiesta in vista delle festività natalizie e degli assembramenti per via dello shopping.

Terminata la cabina di regia, ora il vertice governo-regioni

Intanto è terminata la cabina di regia del governo sulla nuova stretta anti Covid. Alla riunione, presieduta dal premier Mario Draghi, hanno preso parte i capi delegazione della maggioranza: Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (M5S), Dario Franceschini (Pd), Maria Stella Gelmini (Fi), Roberto Speranza (Leu), Elena Bonetti (Iv). Presenti anche il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Sul tavolo il giro di vite contro i non vaccinati e l’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie professionali oltre ai sanitari. Come forze dell’ordine, militari e personale scolastico. Ora si terrà il vertice governo-regioni. Poi nel pomeriggio il Consiglio dei ministri per il nuovo decreto.

Colori regioni: nessuna chiusura ma segregazione per non vaccinati

Il governo sembra orientato ad accogliere le richieste delle regioni, che chiedono di segregare i non vaccinati invece di imporre le chiusure a tutti. Pertanto non scatteranno più le chiusure delle attività nelle regioni in zona gialla o arancione, ma gli accessi saranno limitati ai soli possessori del super green pass. I non vaccinati non potranno andare al bar, al ristorante, al cinema o in palestra o allo stadio e avranno limitazioni anche negli spostamenti. L’obiettivo – riportano fonti governative – è tenere aperte il più possibile le attività. Bisogna “salvare il Natale”, è il solito ritornello versione 2021. A pagare per tutti insomma saranno i non vaccinati. Quando con la copertura vaccinale altissima che abbiamo (qui i dati aggiornati) e i pochi ricoveri non dovrebbero esserci restrizioni a prescindere.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

fabio crociato 24 Novembre 2021 - 8:39

Qualche delirio di onnipotenza sembra palesarsi sempre più…

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Sergio Pacillo 25 Novembre 2021 - 8:30

Abbiate almeno un po’ di pudore nell’utilizzo delle parole.
Evitate il termine segregazione che richiama alla mente quella razziale.

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Mauritzio 25 Novembre 2021 - 6:03

Perché non siamo forse difronte ad atti segregazionisti??

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