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Il Piemonte lancia la proposta di legge: maxi tassa su Amazon e i colossi dell’online

by Alessandro Della Guglia
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Piemonte, Amazon

Roma, 24 nov – Anche dalle regioni iniziano a muoversi per contrastare lo strapotere delle multinazionali dell’e-commerce. Prova ne è quanto proposto oggi dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che ha presentato una proposta di legge specifica per introdurre una maxi tassa su Amazon e i colossi del commercio online. Si tratta di una proposta che riguarda tutte le grandi aziende con un fatturato globale di almeno 750 milioni di euro di cui 5,5 milioni in Italia e verrà discussa in consiglio regionale già nella giornata odierna, dopo essere già stata approvata dalla giunta.

Il Piemonte intende così sostenere efficacemente il commercio locale e stimolare le altre Regioni ad attuare provvedimenti analoghi. Si tratterebbe infatti della prima legge ad hoc in Italia e potrebbe diventare nazionale se almeno altri quattro consigli regionali dovessero condividerla. In quest’ultimo caso difatti approderebbe in Parlamento.

Cosa prevede la legge

Nel dettaglio, la proposta prevede che le multinazionali del e-commerce vengano tassate al 15% e al 30% in caso di negozi chiusi per decreto governativo. Attualmente la tassazione è del 3%. Inutile dire che si tratta di una misura fortemente auspicata dai commercianti italiani, che oltretutto, stando alle stime del Piemonte, porterebbe a livello nazionale un introito annuale di 2 miliardi di euro a fronte dei 700 milioni attuali. E sempre nel progetto della Regione, la differenza verrebbe usata per supportare le piccole imprese.

“Sono un liberale – ha dichiarato il presidente Cirio – ma esserlo vuole dire garantire a tutti di partire dallo stesso punto. Perché l’e-commerce ha aumentato del 31% le vendite dall’inizio dell’anno? Non perché è più bravo, ma perché i competitori erano chiusi a causa del Covid. Se guadagni di più noi ti facciamo i complimenti, ma se lo fai perché agli altri è impedito di lavorare per una decisione dello Stato necessaria per tutelare salute pubblica, allora c’è una distorsione. Ed è proprio questa distorsione che la nostra proposta di modifica della web tax intende correggere“, ha detto Cirio.

Alessandro Della Guglia

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4 comments

jenablindata 24 Novembre 2020 - 7:29

TROPPO POCO.
in italia,
l’ipef per le persone fisiche,
è del 43% del reddito netto,sopra i 75 mila euro.
QUINDI è un elementare diritto di tutti i contribuenti e cittadini italiani,che qualsiasi
privato o società di capitale
(comprese le multinazionali)
che operi nel nostro paese
VENGA TASSATA con le stesse modalità,e paghi le stesse tasse proporzionali al reddito,che deve pagare qualunque altro cittadino italiano.

per essere chiari,

qui in italia nel 2019 amazon ha fatturato 1 MILIARDO di euro,
nel 2019.
e ha pagato al nostro fisco,meno di 11milioni di euro….
che non è niente,rispetto ai suoi profitti
e ancora meno di niente,
rispetto ai danni che ha creato sul nostro territorio,facendo mancare gettito fiscale e
mandando contemporaneamente in fallimento
decine di migliaia di piccoli commercianti,con la sua concorrenza sleale.

quindi PRETENDO DAL MIO STATO,che cambi celermente le leggi in merito,e costringa queste multinazionali a pagare al nostro stato
le tasse dovute,per il reddito che produce nel nostro territorio.

quindi oltre i 75000 euro…
il 43% del suo guadagno netto al fisco italiano:
430MILIONI DI EURO,non 11.

anzi….

personalmente istituirei degli ulteriori,scaglioni di reddito…
appositamente per questi plutocrati dal portafogli a fisarmonica:

quindi da 500mila euro a 1 milione, il 50%
da 1 milione a 10 milioni, il 60%
da 10 milioni a 100, il 70%
da 100 a 1 miliardo,almeno l’80-85%
dopo 1 miliardo, il 95%.

QUESTO,deve fare uno stato serio…
non stupidaggini come i monopattini elettrici.

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tommaso bisi griffini 24 Novembre 2020 - 10:52

meglio chiudere amazon, twitter e internet, così torneremo alla vita normale.

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Emon 25 Novembre 2020 - 10:48

@bisi griffini nessuno ti obbliga ad usare Amazon, tanto meno nessuno ti obbliga ad usare i social media o messaggistica idiota tipo Twitter. Con Amazon ho acquistato solo libri e solo qualche volta,saggistica altrimenti introvabile.

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Ames de Marbe 28 Novembre 2020 - 1:59

tutto giusto e inopinabile , ma con l ‘ acquisto su merdazon si fa felice il pro Biden Bezos , anche lui aspirante vaccinatore e ipetrofico miliardoglobalista !

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