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CasaPound a Lampedusa: “Lamorgese immigrazionista, basta sbarchi”

by Emanuela Volcan
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CasaPound Lamorgese, Lampedusa

Lampedusa, 14 ott – Davanti al simbolo dell’immigrazionismo per eccellenza, la porta d’Europa a Lampedusa, ieri sera militanti di CasaPound hanno esposto uno striscione contro la scellerata gestione degli indiscriminati arrivi in Italia di clandestini (siamo alla soglia delle 50mila unità solo nell’anno in corso). Sul banco degli imputati l’attuale Governo guidato da Mario Draghi e in particolare il ministro dell’Interno: “Lamorgese immigrazionista, basta sbarchi”. Questo il testo dello striscione esposto e con i quale il movimento della tartaruga frecciata, che da tempo tiene alti i riflettori sulla questione clandestini, punta il dito proprio verso la titolare del Viminale per le tante e diverse questioni che girano attorno alla famigerata e decantata accoglienza, e al denaro che scorre a fiumi tra hotspot e centri che ospitano gli schiavi 3.0.

Lampedusa, CasaPound contro la Lamorgese

“E’ emergenza in Sicilia e a Lampedusa in particolar modo“, spiega in una nota CasaPound Italia che con i suoi militanti ha raggiunto Lampedusa nelle ultime ore. “In nove mesi, dall’1 gennaio al 13 ottobre a fronte dei 7894 sbarchi del 2019 e dei 24333 del 2020 (dato più che triplicato) siamo arrivati ai 48987 del 2021. E di questa cifra si consideri che oltre 13 mila sono tunisini, i quali non disdegnano di portare sui loro barchini oltre che le valigie (come dei semplici turisti che però non vengono a villeggiare ma ad essere mantenuti dallo Stato italiano) anche cani e pecore. Non solo a Lampedusa, sia chiaro, sbarcano i clandestini ma sicuramente le cifre che qui si registrano allarmano soprattutto per lo stato di continua emergenza, sanitaria e non, che si vive all’hotspot di contrada Imbriacola. A fronte di una capienza di 250 persone a cadenza quasi settimanale si registra la denuncia del triplo, quando non quadruplo, di presenze; basti pensare che il 3 ottobre sono sbarcati in 600 e il 4 quasi 400 clandestini, mentre proprio ieri altri 163″, prosegue la nota di Cpi.

Emergenza Covid e immigrazione. Cpi: “Il ministro dell’Interno si dimetta”

“E l’emergenza Covid? Qui le spese, oltreché le innumerevoli incongruenze e la coltre di silenzio sui numeri reali, aumentano a dismisura. Vi citiamo solo qualche dato: l’Africa, per quanto possa essere noto, ha soltanto il 3,6% di immunizzati e sino alla metà di settembre i contagiati erano più di 8 milioni. La Tunisia, paese da cui sta arrivando la maggiore quantità di clandestini, ha registrato più di 700 mila casi ed ha solo il 33% di vaccinati”, fa notare ancora CasaPound.

E ancora: “In Italia da dopodomani non si potrà andare più a lavorare senza vaccino o senza tampone (a carico del dipendente), ma, sempre in Italia, si può arrivare da un’area del mondo con evidenti criticità ed alla loro “accoglienza” il ministro Lamorgese non fa mancare proprio nulla. E’ il momento di dire basta e di pretendere le dimissioni di questa signora, da un dicastero così importante, per manifesta incapacità“. Come evidenziato la Sicilia non è l’unico approdo, in Calabria si stanno moltiplicando gli sbarchi e le cifre, anche in questa regione, stanno diventando importanti con uno sbarco ogni tre giorni. Dal Viminale un silenzio assordante.

Emanuela Volcan

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