Roma, 21 feb – Altro che agguato dell’estrema destra a studenti di sinistra, la verità su quanto accaduto al liceo Michelangiolo di Firenze sta finalmente emergendo. Oltre al video che abbiamo pubblicato ieri su questo giornale e che smentisce la versione propagandata dalla sinistra, a parlare di “aggressione dei collettivi ad Azione Studentesca” è adesso un docente del suddetto liceo, testimone oculare di quanto accaduto. Un professore di lungo corso, che da molti anni insegna al liceo Michelangiolo di Firenze e che ha chiesto espressamente l’anonimato.
Parla un professore del liceo Michelangelo: “Azione Studentesca aggredita, ecco cosa ho visto”
“Ero lì, ho visto tutto, quindi vi posso raccontare come sono andate davvero le cose”, dice il prof al Primato Nazionale. “I ragazzi di Azione Studentesca sono arrivati davanti al liceo, volevano dare dei volantini ma sono stati accolti a insulti dai ragazzi del collettivo di sinistra, a suon di ‘Fasci di merda, andatevene via’. Sono dunque i militanti dei collettivi ad aver aggredito chi voleva semplicemente effettuare un volantinaggio. I ragazzi di Azione Studentesca hanno risposto allora all’aggressione, ho visto tutto con i miei occhi”.
Il docente tiene poi a precisare: “Sono ovviamente contrario ad ogni forma di violenza e non si reagisce così, io insegno a tutti il dialogo, ma le cose sono andate esattamente come vi sto raccontando e dobbiamo essere onesti nel riferirle. Ero lì e ho visto tutto, ribadisco: ad aggredire sono stati i ragazzi dei collettivi”. Dunque secondo il professore “non c’è stata alcuna spedizione punitiva da parte di Azione Studentesca, ma insulti e aggressione sono partiti dai collettivi”. Purtroppo, secondo il professore, il clima generato da certi ambienti di sinistra è pessimo, perché impedisce un sano confronto: “Le idee si confutano con le idee. Il clima che si respira nelle scuole è invece di monopolio ideologico, in una mancanza assoluta di dibattito e di dialettica. Un clima che poi si trasforma nella censura, nella mancanza di pluralismo, nell’indottrinamento, nell’imposizione del proprio verbo”.
Al Pascoli “clima intimidatorio”: la testimonianza
Interpellato sempre dal Primato, il padre di uno studente del liceo Pascoli, non esita a parlare di “clima intimidatorio”. Ci racconta che molti studenti della scuola hanno confermato al figlio quanto accaduto il 9 febbraio scorso, ovvero il tentativo di aggressione da parte dei militanti dei collettivi di sinistra – armati di cinture e incappucciati – a tre ragazzi di Azione Studentesca che stavano volantinando per il Giorno del Ricordo. “Sì, i collettivi sono arrivati lì per cacciare quei ragazzi di Azione Studentesca che stavano volantinando. Sapete però qual è il problema? Nessuno al Pascoli vuole testimoniare, perché ha paura. Capite dunque il clima evidentemente intimidatorio che si respira? E’ francamente molto grave e preoccupante”, ci dice il genitore dello studente.
Eugenio Palazzini
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E’ da decenni che le latrine sinistre provocano e poi quando le prendono allora gridano al “fascista”. Sempre stato così, continuano a essere dementi, non c’è scampo.
Perché non siamo capaci di liberarci da questa condanna di merda antifacazzona e dai politici che la cavalcano?
Provocazioni, contro provocazioni in crescendo… e i terzi (veri primi), godono. Ricorda molto gli anni ’70 e addirittura il “meccanismo ucraina”. Occhio ragazzi ! A proposito i “compagni”, quanti anni hanno ? Un particolare non da poco…
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Ci avrei scommesso che era andata così… Già dal primo momento.
NLLLA E’CAMBIATO PER QUANTO RIGUARDA IL COMPORTAMENTO DEI “ROSSI” RSPETTO AGLI ANNI 1920/21 DEL SECOLO SCORSO !