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«Se andiamo in recessione è colpa vostra»: Draghi sbrocca così a Francia e Germania

by Valerio Benedetti
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Mario Draghi

Praga, 8 ott – Pare proprio che Mario Draghi, prima di far fagotto e andare a controllare i cantieri, abbia voluto dirne quattro agli «alleati» europei. Stando a un retroscena fornito dalla Stampa, il premier dimissionario si è presentato al vertice Ue presso il Castello di Praga con gli occhi fuori dalle orbite. A scatenare il disappunto del Mario Furioso è stata, ovviamente, la questione del prezzo del gas, su cui Bruxelles – dopo infinite chiacchiere – è ancora spaccata.

Mario sgrida Ursula

«Stiamo discutendo di gas da sette mesi. Abbiamo speso decine di miliardi dei contribuenti europei, serviti a foraggiare la guerra di Mosca e non abbiamo ancora risolto nulla. Se non avessimo perso così tanto tempo, ora non ci troveremmo sull’orlo della recessione», ha tuonato Draghi, lasciando di stucco gli astanti. L’ira funesta del «liquidatore» era rivolta in primo luogo contro Ursula von der Leyen, colpevole – secondo l’ex governatore della Bce – di aver ceduto alle pressioni di tedeschi e olandesi. E quindi ha coinvolto anche Olaf Scholz e Mark Rutte, accusati di aver rotto il «fronte della solidarietà europea». Qualunque cosa ciò voglia dire.

Draghi a muso duro con Macron

Ma non solo. L’inconsolabile Draghi ha «imbruttito» anche il galletto Macron. Le assurde dichiarazioni di Laurence Boone contro la Meloni non sono piaciute neanche al «liquidatore», che di ingerenze se ne intende assai bene. Il presidente francese, imbarazzato, ha promesso una dichiarazione riparatrice. Per quel che vale.

Insomma, Draghi ce l’ha a morte con Bruxelles perché tutti parlano di unità, ma poi ognuno bada ai fattacci suoi. In realtà, caro Mario, a quelle latitudini funziona così da sempre. E tu sei il primo che dovrebbe saperlo. Se la posizione dell’Italia, con il suo scudo dinamico al prezzo del gas, è così fragile, lo dobbiamo ad almeno due lustri di sudditanza nei confronti dei mandarini europei. Quando c’è da salvare la pelle, infatti, la Germania cura gli interessi dei tedeschi e la Francia gli interessi dei francesi. Solo l’Italia pensa agli interessi degli europei. Inutile giocarsi le coronarie o ribaltare i tavoli. Bastava semplicemente, quando ce n’era bisogno, tirare fuori i coglioni.

Valerio Benedetti

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6 comments

fabio crociato 8 Ottobre 2022 - 1:15

Chiacchiere facili dal re del facile. L’ alternativa quale era? Far guerra totale subito al giustiziere del est?! Non è dato a sapere…

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bc 8 Ottobre 2022 - 6:16

E figuriamoci se non attaccava anche lui i tedeschi adesso, servo come è degli yankee da sempre e per sempre. Usa e getta, getta ed usa l’ Italia…

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jenablindata 8 Ottobre 2022 - 10:53

concordo.
anzi,di più:
dal mio punto di vista ci vuole una bella legnata sui denti,a
questi tangheri in giacca e cravatta che fanno finta di non capire:

se io fossi il presidente del consiglio italiano,a questo punto darei mandato alla banca d’italia di emettere venti o trenta miliardi di euro di minibot a circolazione esclusiva in italia…
(erogati in parziale pagamento di stipendi e pensioni,per liberare liquidità con cui tamponare le emergenze)
GIUSTO PER COMINCIARE,e
FREGANDOCENE altamente della opinione dei nostri coinquilini europei.
scommettiamo che cominciano subito a svegliarsi?

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Sergio Pacillo 9 Ottobre 2022 - 7:36

Ho elementi per dire che stiamo già in recessione e che la colpa è anche tua.

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Prof. Massimo Sconvolto 9 Ottobre 2022 - 9:52

Ma basta puttanate #Marione la recessione ciclica è insita nel paradigma capitalista fondato sulla bufala della crescita infinita.

Non si può produrre all’infinito perché i bisogni non sono infiniti, a parte il bisogno di denaro, ergo periodicamente si generano periodi di saturazione dei mercati
https://wallstreetwindow.com/2020/04/overcapacity-oversupply-everywhere-massive-deflation-ahead-charles-hugh-smith-04-21-2020/

che richiedono la riduzione della produzione ergo riduzione della forza lavoro attiva quindi la susseguente disoccupazione, tutto è basato sui soldi e i disoccupati non ne hanno, genera la recessione.

Il gas è calato de 40% rispetto al picco, se il mercato libero smette di fare la cresta sui prezzi e smettiamo di leccare il culo agli usa il cui destino è già segnato
https://www.weforum.org/agenda/2016/11/america-s-dominance-is-over/

la crisi del gas è già acqua passata.

Posto che il crollo dei mercati finanziari, invece, arriverà nel primo semestre 2023 continuate ad uscire dai mercati finanziari ed evitate assolutamente di entrarci così i vostri soldi non passeranno nelle tasche di pochi ricchissimi tirchi che se li tengono ben stretti consci del fatto che i soldi contanti sono l’unico vero valore
https://massimosconvolto.wordpress.com/2019/02/23/della-finanza/

così il crollo della finanza non avrà ripercussioni sull’economia reale che è quella che veramente conta perché chi non si fa fregare dalla finanza avrà soldi per farla girare
https://massimosconvolto.wordpress.com/2011/11/01/mangio-ergo-consumo/

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fabio crociato 11 Ottobre 2022 - 3:03

Prof, attenzione al sorpasso in retromarcia a tutto gas… l’ unico valore (!) è la terra “pur piccina che sia”. Seguire…

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