Roma, 11 apr – Il minimo che si possa dire è che non si sono mai stati simpatici. L’ultimo scontro fra Matteo Salvini e Laura Boldrini era stato a proposito dei campi rom.
Da spianare (dopo averli sgomberati previo congruo preavviso) per il leader leghista. “Parole inquietanti”, era stata la risposta del presidente della Camera.
Ora Salvini passa al contrattacco: la Boldrini, ha detto il leader del Carroccio rispondendo alla domanda di un ascoltatore di Radio Padania, è “la peggiore della storia. È l’ipocrisia, il nulla fatto donna“. Poi il segretario della Lega è tornato sulle parole della discordia: “I campi rom vanno rasi al suolo. Lo ripeto, anche se la Boldrini si offende”.
Poi da Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, dove ha dato il via alla due giorni di “gazebo” per la sottoscrizione di un’iniziativa contro i profughi, ha commentato anche la notizia del bonus da 1,5 miliardi annunciato ieri da Renzi. “Oggi è il 997esimo giorno dall’entrata in vigore dell’infame legge Fornero. Un presidente del Consiglio normale se trova ‘dei soldi sotto al letto’ li usa per aiutare le vittime di questa legge” ha detto Salvini.
Poi ha aggiunto che il voto del 31 maggio in Veneto sarà “un grande referendum tra il Veneto di Zaia e il Veneto di Moretti, sull’indipendenza e l’autonomia o, con Moretti, il centralismo e la scelta di Renzi di riportare tutto sotto il cappello di Roma. Bisogna scegliere, però, non restare a casa”.