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Social card, il governo aiuta le famiglie più povere: ma è una misura insufficiente, ecco perché

by Alberto Celletti
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Roma, 12 lug – La Social card annunciata dal governo promette di essere un aiuto alle famiglie in difficoltà. Ma di cosa si tratta, in buona sostanza?

Social card del governo, cos’è

La Social card, chiamata anche la Carta “Dedicata a te”, come riportato dall’Ansa, sarà disponibile per le famiglie di almeno tre componenti e Isee fino a un massimo di 15.000 euro. La carta conterrà un valore di 382,50 euro per l’acquisto di beni di consumo alimentare. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato così la misura: “L’iniziativa riguarda quel milione e 300 mila famiglie che hanno maggiori difficoltà nell’acquisto dei generi di prima necessità, il famoso caro-carrello. Abbiamo investito 500 milioni di euro per aiutarle”, mentre il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida precisa che “non è sommabile ad altri interventi di sostegno al reddito”. “Vogliamo usare tutta la somma prevista”, dice il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, parlando del termine per l’attivazione, ovvero il 15 settembre. “Dopo quella data, i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra gli altri beneficiari”, precisa ancora Lollobrigida. Chi è già beneficiario di altri sostegni, come il reddito di cittadinanza o di inclusione, sarà escluso.

Una misura insufficiente

C’è poco da fare, il problema è sempre lo stesso, ovvero le coperte sempre corte, sempre contate, sempre minuziosamente ripartite. Per arrivare a una misura che sì, dà una mano e di questo va reso atto, ma che non può ovviamente rilanciare seriamente i consumi quanto ci si aspetterebbe per dare una seria svolta ad un economia sempre più basata sulla precarietà e l’incertezza. D’altronde, Lollobrigida lo deve ribadire quando afferma che “la cassa dello Stato non ha risorse infinite”, e che “dobbiamo cercare di dare una mano a tutti coloro che hanno bisogno, predisponendo misure calibrate”. I possessori della Card avranno uno sconto del 15% per la spesa fatta nei negozi che aderiranno. Ma solo guardando all’inflazione dell’ultimo anno e mezzo, ci si rende conto di quanto siano poche le risorse di uno Stato ormai incapace anche di mantenere una strada storica pubblica di sua proprietà. Anche qui, ammissioni implicite dal governo e da Giorgetti: “Il grosso cruccio in questo momento è la dinamica inflattiva dei prezzi alimentari, che sono al di là delle nostre aspettative”. La Social card annunciata dal governo è una toppa, l’ennesima (peraltro improduttiva, ma certamente non sostitutiva del lavoro come i “redditi”). Certamente, una buona notizia rispetto al nulla. Ma con le toppe infinite le svolte sono destinate a non arrivare mai.

Alberto Celletti

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4 comments

Germano 12 Luglio 2023 - 8:34

La botta nelle prossime elezione sarà anche “Dedicata a te” pupazza della Garbatella, toglietevi i vitalizi meglio LADRI

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Ivr 12 Luglio 2023 - 9:38

Quelle foto con la posa della tessera portano sfiga… Anche le 5m ostentavano la tessera con la marchetta…

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Germano 13 Luglio 2023 - 9:37

Esatto , tutti lo steso brodo, demagogia e lo dico come uomo di destra che ha votato (una volta e mai più) questo partito traditore.

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Germano 13 Luglio 2023 - 8:00

Corriere della sera 13.07.2023: “…Camera, aumentato lo stipendio dei capigruppo: 1.200 euro netti in più al mese, M5S vota sì, poi fa retromarcia: rinunciamo…” Bella questa “Social Card” ma mortaci loro LADRI !!! A questi parassiti 1.200 in più e ai morti di fame la “Social Card” oh che bella, anche in inglese, mi suona quasi come “Lockdown”

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