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Sostituzione etnica: una battaglia sacrosanta (ma ora basta invocare “flussi legali”)

by Adriano Scianca
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Roma, 19 apr – Lo ammetto, ci casco sempre. Ogni volta che scoppia una polemica politica sul concetto della «sostituzione etnica», mi viene voglia di spiegare i perché e i percome della sostituzione attingendo ai flussi migratori, ai trend demografici, ai tassi di natalità. Ma è tutto inutile, sembra di parlare ai sordi. E per un motivo molto semplice: nel concetto di «sostituzione etnica», la sinistra non ha un problema con la prima parola, ma con la seconda. Parli loro del cambiamento di civiltà, dei movimenti dei popoli, e ti guardano come se fossi un alieno.

Sostituzione etnica, una questione di popoli

Molto semplicemente, per loro i popoli, le etnie, le nazioni non esistono. E se non esistono, come li si può sostituire? Ecco spiegato il punto cieco del dibattito scatenato dalle parole del ministro Lollobrigida. Per la sinistra – ma non solo: anche per molta destra liberale – esistono solo gli individui. Individui che vanno e individui che vengono. Una volta che in Italia ci siano 60 milioni di individui che pagano le tasse e rispettano una base minimale di leggi, non si pone più il problema. Non sanno cos’è un popolo, non hanno idea di cosa sia una continuità culturale e antropologica, e quando subodorano che qualcosa del genere in effetti esiste, la schifano.

Non capendo di che si sta parlando, intellettuali, politici e giornalisti si fanno prendere la mano con l’affabulazione. Citano il Terzo Reich e fanno di Lollobrigida una specie di Walther Darré. Peccato che l’ideologia del nazionalsocialismo prevedesse una Germania «troppo piccola» per il popolo tedesco allora traboccante di vitalità demografica e prendesse di mira una minoranza, quella ebraica, accusata di tramare contro il germanesimo. Il che, a ben vedere, è l’esatto contrario della preoccupazione di chi teme di diventare minoranza in casa sua. Ma argomentare non serve a nulla: non è sul terreno della logica che si muove questa polemica.

L’allucinazione degli ingressi “legali”

C’è semmai un altro aspetto da sottolineare. Fa benissimo il ministro Lollobrigida a rispedire al mittente l’idea di ripianare i nostri conti e pagare le pensioni attraverso la deportazione di masse di allogeni, cosa che ogni buon politico dovrebbe ritenere irricevibile al pari della modest proposal di Jonathan Swift che, satiricamente, proponeva di dare da mangiare i bambini poveri irlandesi ai ricchi borghesi anglosassoni. Però, una volta risposto per le rime, bisogna mettere in chiaro una cosa: che la stessa allucinazione spesso ritornante a destra circa il buon uso degli ingressi «legali» e della «integrazione» a suon di inno nazionale, bandierine tricolori e servizio militare va anch’essa relegata nel dimenticatoio. E su questo punto l’attuale maggioranza di governo non è sempre stata limpida, anche nella persona del ministro Lollobrigida. Quell’idea astratta e ingenua di integrazione nazionale è superata: può funzionare per casi individuali e per esigue minoranze, non certo per le masse di cui qui si parla.

Ecco: la speranza è quella di non dover assistere oggi a una tempesta in un bicchier d’acqua per un momentaneo allentamento dei freni lessicali per ritrovarci domani con la destra di governo che rispolvera il mito del carabiniere pakistano e del bomber azzurro nigeriano. Tanto, in ogni caso, Repubblica vi darà dei nazisti lo stesso.

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4 comments

La battaglia contro la "sostituzione etnica" è sacrosanta: ma basta invocare "ingressi legali" - Rassegne Italia 19 Aprile 2023 - 4:44

[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]

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Lappola 19 Aprile 2023 - 8:26

Ci siamo dentro in pieno; dove? nella SOSTITUZIONE ETNICA. La vogliono tutte le sinistre, la vuole la sclein, la vogliono tutti i lesbicini che però si rifiuterebbero di ospitare un migrante. Perciò combattiamola, con tutte le forze e fino all’ultima goccia. combattiamola respingendo i migranti fino all’ultimo. .

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Governo, spaccatura sulla "protezione speciale". E la Lega gioca a fare il Pd 20 Aprile 2023 - 8:37

[…] Sostituzione etnica: una battaglia sacrosanta (ma ora basta invocare “flussi legali”) […]

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La sostituzione etnica va di pari passo con la distruzione dei diritti sociali 20 Aprile 2023 - 9:19

[…] Sostituzione etnica: una battaglia sacrosanta (ma ora basta invocare “flussi legali”) […]

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