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Super green pass, il dietrofront di Salvini “accerchiato” da governatori e Draghi

by Adolfo Spezzaferro
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salvini super green pass

Roma, 25 nov – Salvini “accerchiato” dai suoi governatori e da Draghi alla fine ha ceduto: il super green pass con le restrizioni per i non vaccinati fin dalla zona bianca è stato approvato all’unanimità, Lega compresa. Ieri però non è stata una passeggiata, varare il nuovo decreto in Consiglio dei ministri. Anzi. Secondo quanto riferito da fonti governative, ci sono stati vari scontri. Uno su tutti, appunto, quello causato dallo strappo della Lega, che inizialmente non voleva restrizioni per i non vaccinati fin dalla zona bianca, ossia in una situazione normale come quella attuale sul fronte dei contagi e dei ricoveri. Ma anche la Lamorgese, a cui Draghi ha rifilato la brutta gatta da pelare dei controlli sul green pass, si è lamentata di avere scarsi uomini e mezzi. Insomma, la nuova durissima stretta contro i non vaccinati è costata ore di trattative.

Super green pass, scontro Giorgetti-Gelmini in Cdm

A quanto pare, la Lega si è impuntata sulle regole per la zona bianca e non voleva partecipare al Cdm. Poi durante la riunione a Palazzo Chigi lo scontro, con il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti che dice che alla Lega “le restrizioni in zona bianca non piacciono”. Pronta la replica del ministro per gli Affari regionali Gelmini, che fa presente che “le regole andavano bene anche ai tuoi governatori”. Al vertice governo-regioni infatti si era trovata la quadra sulle restrizioni (chieste anche dai governatori leghisti). Alla fine dunque la Lega ha ceduto su tutta la linea. Non a caso, nella conferenza stampa post Cdm, Draghi ha chiarito che “non ci sono stati sforzi di convinzione”. La necessità di una stretta per “salvare il Natale” è stata “espressa in primo luogo dalle regioni e dal presidente della Conferenza Fedriga. La domanda non è cosa faremo se si porranno le condizioni per chiudere, ma cosa dobbiamo fare per non chiudere, per non arrivarci”, ha sottolineato il premier.

Fedriga convince Salvini, accerchiato dai suoi governatori

Nella giornata di ieri è stato fondamentale il ruolo di “ricucitore” del governatore del Friuli Venezia Giulia, che ha fatto sì che alla fine Salvini cedesse sulle nuove restrizioni. Infatti lo stesso Draghi ha sottolineato il “ruolo dei governatori delle regioni, con cui abbiamo avuto un’interlocuzione proficua e per questo ringrazio il presidente Fedriga”. Più in generale va detto – come ha riconosciuto lo stesso premier – che alla fine è passata la linea dura chiesta in questi ultimi giorni proprio dalle regioni. In sostanza, i governatori chiedevano che in caso di passaggio delle regioni in zona gialla o arancione non ci fossero chiusure ma solo restrizioni per i non vaccinati. E sono stati pienamente accontentati.

Draghi: “La prospettiva l’hanno data i governatori, evitare di chiudere”

Draghi lo ha confermato in conferenza stampa: “La prospettiva l’hanno data i governatori ed è convincente, ossia evitare di chiudere”. Altri hanno sottolineato che il giro di vite sui non vaccinati è per il bene di tutti (a parte loro, ovviamente). “Limitare la libertà di alcuni per garantire la libertà di tutti”, è il refrain di queste ore. Unito a quel “dobbiamo salvare il Natale”, versione 2021, che dà l’immagine plastica di una emergenza infinita, al di là dello stato attuale della pandemia.

Controlli sul green pass anche sui mezzi pubblici, la gatta da pelare della Lamorgese

La gatta da pelare per il ministro dell’Interno poi dà il polso di come l’esecutivo navighi a vista. Dopo che nei giorni scorsi erano giustamente emerse perplessità circa imporre il green pass per salire a bordo dei mezzi pubblici, ora la Lamorgese dovrà organizzarsi per fare i controlli sul trasporto pubblico locale. “Non abbiamo mezzi e uomini sufficienti”, fa presente la titolare del Viminale in Cdm. “Non posso sentire argomenti del genere, i controlli vanno garantiti e spetta all’Interno farlo“, taglia corto il premier. Inutile dire che i controlli del green pass ottenuto con tampone per chi prende bus e metro genereranno un caos infernale. Anche se – come è normale aspettarsi – saranno a campione (sempre perché il Viminale non dispone di mezzi e uomini adeguati). I sindacati dal canto loro già lanciano l’allarme: “Non bisogna penalizzare i tempi del servizio”.

Adolfo Spezzaferro

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6 comments

mario1232016 25 Novembre 2021 - 1:41

Gli “oppofintori” sono peggio di quelli pro-governo. è anche colpa loro se siamo in questa situazione. Almeno quelli pro-governo sai da che parte stanno.. Gli oppofintori invece illudono la gente tenendo un piede da una parte e uno dall’altro e poi fregano quelli che li hanno seguiti. Altro che accerchiato.. Salvini supporta questo governo da tempo.. anche alcune posizioni contro la libertà di scelta.. è ora che la finisca di fare il bambino di 4 anni.. e si prenda almeno le responsabilità delle sue azioni. A questo punto, altrimenti, per assurdo, mi tocca dire che è meglio Letta. Letta mi fa schifo.. ma almeno sai chi è.. (è una provocazione, non voterei letta nemmeno sotto tortura) ma I traditori sono ancora peggio, perchè fregano la gente. Credono che il loro elettorato sia fatto da una massa di persone talmente stupide da non accorgersi dei giochetti che non solo fanno, ma ripetono praticamente sempre.
è il mio parere.

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Mauritzio 25 Novembre 2021 - 5:54

Non che gli amministratori di FdI facciano tanto di meglio. Qua il più pulito c’ ha la rogna. Stai a vedere che tra un po’ ci vaccineranno anche per quella

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massimo 25 Novembre 2021 - 6:45

Pienamente d’accordo con il commento di Mario, la Lega non doveva neanche essere entrata in questo tritacarne, ma ora calandosi le braghe ogni volta che Draghi lo chiede è veramente imbarazzante, ma quale destra stanno interpretando, Salvini poi ha tradito la fiducia di chi aveva creduto in lui, avevano per una volta ragione i comunisti, un pagliaccio, in questo momento politico così orfano di ideali c’è solo un a destra che vale ancora la pena sostenere, adesso li chiamano ultra destra, come se il nome cambiasse qualcosa.

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Alessandro 26 Novembre 2021 - 2:45

Salvini e Berlusconi ormai sono due nani nel giardino di casa Draghi. Voteranno anche l’obbligo vaccinale in cambio del placebo per loro e famiglie. Non possiamo nemmeno sperare in un prossimo piazzale Loreto, non ci arriverà nessuno a vedere la fine di questo repulisti..

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Prof. Massimo Sconvolto 27 Novembre 2021 - 11:43

Sfruttano il fatto che la gente è buona solo di lamentarsi ma se si tratta di rimboccarsi le maniche …

Nessuno rappresenta più gli Italiani,
non li hanno mai rappresentati
https://massimosconvolto.wordpress.com/2010/01/15/rappresentanti-dei-propri-interessi/

Vieppiù hanno fatto di tutto per impedire la costituzione di partiti che rappresentino veramente gli elettori.

Per fondare un partito separando il patrimonio dei fondatori da quello del partito bisogna versare 50mila euro.

Se ci mettiamo quanto più sopra, ovvero che nessuno ha voglia di sbattersi meglio abbandonare la speranza e non per colpa dei politici ma per colpa degli ita(g)liani.

Ai pochi Italiani non resta che protestare silenziosamente in maniera più efficiente che andare in piazza, andando al bancomat
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/06/07/rivoluzione-disarmata/

e facendo fallire gli usurpatori lecchini di multinazionali.

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Silvia 30 Novembre 2021 - 11:34

Arrivati a questo punto alle prossime elezioni non può che vincere la sinistra. Cos’è la destra?

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