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Via il crocefisso dalle aule, sì allo ius culturae: il diktat rosso del ministro dell’Istruzione

by Cristina Gauri
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crocefisso nelle scuole

Roma, 1 ott – Sì allo ius culturae, via il crocifisso dalle aule (da sostituire con una bella cartina del globo, tanto per inculcare sin da subito ai pargoli l’importanza di essere “cittadini del mondo” prima che “italiani”): è già ben chiaro, insomma, cosa ci si deve aspettare sotto il dicastero del neo eletto ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. Globalismo, smantellamento anche delle ultime vestigia di insegnamento della religione cattolica che erano rimaste nelle istituzioni scola, multiculturalismo: la fucina dove forgiare le menti di nuovi elettori del Pd che dai 16 anni in poi saprebbero già cosa votare – se la proposta di abbassare l’età del voto diventasse realtà.

Furore iconoclasta

L’annuncio delle proprie intenzioni lo ha dato ieri a Rai Radio1, durante la puntata di Un giorno da pecora. Il nuovo esecutivo non si è formato da neanche un mese ma subito i giallofucsia decidono di scaricare il proprio furore iconoclasta sui crocefissi. Del resto, la scuola italiana ha così pochi problemi… Per Fioramonti la questione è divisiva e “potrebbe attendere”, ma ribadisce la sua “visione della scuola laica” che “dia spazio a tutti i modi di pensare”. “Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione“. Sarebbe interessante capire quali. “Le scuole non devono rappresentare una sola cultura ma permettere a tutte di esprimersi”, evitando però “un’accozzaglia di simboli”, altrimenti “diventa un mercato. Non penso che andrebbe bene la foto del presidente della Repubblica, credo che nemmeno lui la vorrebbe”.

Le critiche

Grandi perplessità tra i politici nostrani sulle parole di Fioramonti. “La scuola di tutto ha bisogno tranne che di un ministro showman“, ha dichiarato Mara Carfagna. “Chiunque conosca studenti e genitori sa che i problemi principali della scuola sono le migliaia di insegnanti mancanti, le strutture non a norma, le palestre che non ci sono, il costo altissimo dei libri di testo. Indicare come un problema il Crocifisso, simbolo della nostra identità, risponde ad una stantia visione ideologica”.
Contro il neo ministro di schiera anche Giorgia Meloni: “Dopo Toninelli, ora è il ministro Fioramonti a regalarci ogni giorno una perla di saggezza. Ora ci dice che al posto del crocifisso in aula vedrebbe bene una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione. Io invece vedo bene il crocifisso in aula, e la cartina del mondo con richiami alla Costituzione negli uffici del M5S, così imparano dove sta Matera e cosa dice l’art. 1 della Costituzione (la sovranità appartiene al popolo)“. Non poteva mancare nemmeno il commento di Matteo Salvini: “Prima l’idea di tassare merendine e bibite, adesso l’idea di togliere i crocifissi dalle aule: ma questo è un ministro o un comico???”

Cristina Gauri

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6 comments

Cesare 1 Ottobre 2019 - 11:42

I sarei per il via del ministrello dalla poltrona piuttosto che di Gesu’ dalle aule.Ma chi si crede questo? Uno che decide in che posto deve stare il Salvatore della umanita’? Ma chi si crede? Si è evidentemente montato òla testa venendo dal nulla piu’ assoluto ad una poltrona piu’ grande di lui

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Giuseppe 1 Ottobre 2019 - 11:42

Io volevo le pringles gusto sour cream ed erba cipollina che buone diocane me lelo prneedi alla lidl

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Pierluigi Romeo di Colloredo 1 Ottobre 2019 - 1:06

La costituzione più bella del mondo:

Piero Calamandrei : “…manca di chiarezza”

Benedetto Croce : “…manca di coerenza e di armonia”

Arrigo Cajumi : “…è prolissa, confusa, mal congegnata; è nata da una coalizione di interessi elettorali”

Antonio Messineo : “…non è un capolavoro di arte giuridica; manca la certezza del diritto, ci sono gravi imperfezioni”

Vittorio Emanuele Orlando : “…abbisogna di essere completata in parti essenziali”

Alfonso Tesauro : “…è frutto del timore reciproco dei partiti”

Francesco Saverio Nitti : “Fu preparata da uomini che non avevano nessuna pratica di costituzioni,conoscevano assai poco gli argomenti che dovevano trattare, non erano quasi mai stati all’estero…”

Arturo Carlo Jemolo : “Non amo la Costituzione perché piena di espressioni che non hanno nulla di giuridico; apprezzo di più la secchezza oserei dire la serietà, dello Statuto Albertino”

Gaetano Salvemini : “da quelle scempiaggini sta uscendo la Costituzione più scema che mai sia stata prodotta dai cretini in tutta la storia dell’umanità. Ti par poco farsi un’idea di quell’Himalaya di somaraggini?”.
Dato che “una assenza così totale di senso giuridico non si è mai vista in nessun paese del mondo”, “i soli articoli che meriterebbero di essere approvati sono quelli che rendono possibile di emendare o prima o poi quel mostro di bestialità… Non c’è nulla da fare. Bisogna lasciare che la barca vada a mare come può, e bisogna mettersi a costruire un’altra barca”.
E scriveva su Controcorrente nell’aprile 1947, “Gli italiani meritavano di meglio che un’Assemblea costituente formata in gran maggioranza da somari, scelti non dagli elettori ma dalle camorre centrali dei partiti così detti di massa. Meritavano di meglio che quel polpettone incoerente che sarà la Costituzione italiana”.

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SergioM 1 Ottobre 2019 - 3:00

Ministro “in linea” con un governo GrulloCattoKom
,
via la nostra CULTURA ! si a diventare bingobongo !!!!
lanciamoci la cacca come fanno i primati ! base del nostro DNA
(lucy la scimmia africana …)

IO discendo dagli EXTRATERRESTRI ! e sti cazzi !

In realtà (IGNORANTONE !) , NOI veniamo dalla cultura Greco-Romana
(altro ministro ZERO TITULI ?)
che ha avuto una sintesi col Cristianesimo ……
Se ti piaciono i barbari …. VAI IN AFRICA e NON ROMPERCI PIU’ i COGLIONI !

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Bracco 1 Ottobre 2019 - 5:58

Inutile girarci attorno.Questi qua sono posseduti dal demonio.

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Lorenzo Fioramonti, Michele Pennisi e Mario Balotelli come un sol uomo! Pro migranti – Papa Francesco – vraie55 1 Ottobre 2019 - 10:34

[…] Via il crocefisso dalle aule, sì allo ius culturae: il diktat rosso del ministro dell’Istruzione […]

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