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Comunali: crollo 5 Stelle, non brilla il Pd. Bene il centrodestra ma a vincere è l’astensione

by La Redazione
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Roma, 12 giu – Il voto alle elezioni amministrative negli oltre mille comuni italiani ha restituito un’Italia un po’ diversa da come, forse, ce la si aspettava. Il Movimento 5 Stelle, che in molti credevano una forza politica importante, ha subito un fortissimo calo e nelle grandi città non è riuscito ad arrivare nemmeno al ballottaggio. A Lucca viene persino superato da CasaPound. E anche in quelle zone dove generalmente raccoglieva consensi il gradimento è stato più basso del previsto.

Colpa forse delle divisioni interne, di sicuro però il dato che esce dalle urne potrebbe dire molto in vista delle elezioni politiche. Anche il Pd, sebbene vada al ballottaggio un po’ ovunque, non ha brillato. Il centrodestra, invece, sembra aver dato segni di rinascita dopo anni bui.

Esulta Leoluca Orlando, che viene eletto sindaco di Palermo al primo turno e viene quindi riconfermato. Nel capoluogo siciliano è sufficiente ottenere il 40% dei voti per essere eletti. Orlando, a spoglio non ancora concluso, si assesta sul 46%. Anche a Cuneo niente ballottaggio: il sindaco uscente Federico Borgna è stato confermato con oltre il 60% dei consensi.

A Genova, città di Beppe Grillo, il ballottaggio sarà tra centrodestra e centrosinistra, così come a Padova: Marco Bucci contro Giovanni Crivello nel primo caso e Massimo Bitonci contro Sergio Giordano in veneto. A Verona tra Federico Sboarina, centrodestra, e Patrizia Bisinella, lista civica appoggiata dal sindaco uscente Flavio Tosi. A Parma il sindaco uscente, Federico Pizzarotti, epurato dai grillini e candidato per una lista civica, se la vedrà con Paolo Scarpa del centrosinistra.

Anche in questa tornata elettorale, però, il vero vincitore è l’astensione. Su scala nazionale ha votato solo il 60% degli aventi diritto. Si tratta del dato più basso delle ultime tre elezioni. I sindaci eletti al primo turno, e i candidati che andranno al ballottaggio tra due settimane, sono quindi l’espressione di una piccola parte degli elettori.

 

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