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I dubbi della Cnn: perché i bambini amano i cartoni animati fascisti?

by La Redazione
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Roma, 23 dic – I bambini sono attratti da mondi in cui le identità sono fisse, si augurano che l’ordine trionfi, sono fortemente legati e condizionati dalla cultura popolare. In poche parole: i bambini sono terribilmente fascisti. Non è un testo di propaganda sovietica, è un articolo della Cnn che di fatto invoca una rieducazione per tutti quei maledetti mocciosi che non riescono ad apprezzare il mondo degli adulti americani, quello sì razionale, intelligente e privo di idee inaccettabili. Anzi no, anche quello alla fine è un mondo fascista, quindi ai più piccoli si deve trasmettere tutto un altro messaggio. Come fare allora? Come contrastare questo orribile istinto? Per l’emittente televisiva statunitense si tratterebbe addirittura di uno “scontro tra ciò che i genitori desiderano per i propri figli e ciò che i bambini desiderano per se stessi”. Una differenza, sempre secondo la Cnn, che si può facilmente riscontrare nelle preferenze dei cartoni animati.

“Più i genitori non apprezzano certi cartoons, più i loro figli li adorano”, scrive l’autrice dell’articolo Elissa Strauss, che per illustrare la sua opinione a riguardo cita due esempi: i cartoni “Thomas the Tank Engine” e “Paw Patrol. Entrambi da considerarsi fascisti ovviamente, anche per i principali quotidiani anglosassoni citati dalla Strauss. Il primo cartone, secondo il New Yorker, non è altro che una rappresentazione “distopica di un premoderno corporativismo totalitario”, è addirittura “sessista, classista e anti-ambientalista” per il Guardian. Paw Patrol è stato descritto invece da Buzzfeed come uno spettacolo “terribile” che esalta “la disuguaglianza di genere e sociale”. Il protagonista di questo cartone animato, un ragazzo di nome Ryder, viene definito dal Guardian “un megalomane con un implicito complesso di onnipotenza”.

Il problema però, secondo la giornalista della Cnn, non è solo che questi due cartoons sono amatissimi dai bambini, è che i genitori sono costretti poi a spendere una fortuna per comprarne i giocattoli e i gadgets vari. Tovah Klein, direttore del Barnard College Center for Toddler Development, spiega alla Cnn che i bambini in realtà si interrogano sul significato di bene e male, ed essendo i protagonisti dei due cartoni, Ryder e Sir Topham Hatt, entrambi maschi bianchi, i piccoli che li osservano sugli schermi li identificano con la gran parte dei personaggi reali che detengono posizioni di potere negli Stati Uniti. Secondo Yalda T.Uhls, una ricercatrice dell’Università della California che studia il processo di crescita dei bambini, “le gerarchie chiaramente articolate in questi cartoni servono a far comprendere ai bambini il ruolo dei loro genitori”.

L’autrice dell’articolo ritiene poi che la gran parte dei padri e delle madri americani condividano “gli elementi autoritari rappresentati nei media per bambini, ma preferirebbero che le autorità non fossero sempre rappresentate da bianchi e uomini”. Perché ovviamente, secondo lei, un uomo bianco, a maggior ragione se autorevole e potente, è inevitabilmente fascista. E i bambini non possono averlo come modello, devono anzi sperare che le gerarchie sociali cambino radicalmente. Niente paura, Netflix e Bbc hanno già provveduto a trasformare il pelide Achille, descritto da Omero come “biondo e piè veloce”, in un semidio dalla pelle nera. I cartoni animati si adegueranno.

Eugenio Palazzini

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3 comments

Tony 23 Dicembre 2017 - 1:13

…..neurodeliri…..

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Mirko 24 Dicembre 2017 - 11:18

Forse perchè i bambini sono ancora normali, ancora puri, non ancora sottoposti al lavaggio del cervello e alla riprogrammazione di questa cricca catto-comu-consumista (che alleanza)

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Marco 25 Dicembre 2017 - 12:25

Ma che cazzo state scrivendo.. sono cartoni animati molto educativi

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