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Benzina, governo inceppato sulla “trasparenza”: così l’esecutivo finge di controllare ciò che non può

by La Redazione
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Roma, 8 feb –  Il governo insiste sulla “trasparenza” del prezzo della benzina, proseguendo una “battaglia” a più riprese definita inutile dagli addetti ai lavori come dallo stesso Antitrust. In ogni caso, per ora, i prezzi dei carburanti stanno aiutando l’esecutivo. Tutto sta a capire quanto e se durerà.

Governo, l’inutile fatica sul ddl trasparenza

Tanto impegno per un ddl che non potrà mai sostituire l’incapacità di intervenire sul prezzo dei carburanti. Il governo insiste, però, sul decreto “trasparenza” della benzina, sebbene ancora non trovi la quadra, come riporta Tgcom24. Gianluca Caramanna di FdI spiega a riguardo: “Abbiamo deciso un rinvio della commissione, in attesa dei due tavoli tecnici del governo con i gestori che si terranno domani al Mimit. Aspettiamo l’esito di questi tavoli e pertanto tutta la maggioranza unita ha deciso di rinviare la seduta ai prossimi giorni”. Mentre FdI spinge per il “prezzo medio esposto”, Forza Italia e Lega prevedono solo l’esposizione di un Qr Code rimandante al sito del Mimit stesso. Assopetroli e Assoenergia si accodano all’Antitrust e bocciano l’esecutivo, definendo la decisione “irragionevole”.

Esecutivo “fortunato” sui prezzi

I prezzi ovviamente sono spesso schegge impazzite, e se il governo ha deciso di essere impotente sulla benzina, non può che esserne in totale balia. Dopo aver pagato dazio nello scorso mese, da qualche giorno la congiuntura è positiva e la marea va nella direzione gradita all’esecutivo (ma soprattutto a noi tutti): i prezzi, per ora, continuano a calare. Ci si allontana infatti, sia per il diesel che per la benzina, dalle cifre pazzesche di quasi due euro al litro delle scorse settimane.

Quanto durerà?

Difficile se non impossibile prevedere come andranno le cose. Certo è che l’embargo deciso nelle sedi Ue verso il petrolio russo non aiuterà, come le stesse associazioni delle categorie prevedono. Buona parte della stampa mainstream ieri si è “affrettata” a sottolineare che “nonostante l’embargo” il costo della benzina sia in calo. Ma non ci vuole un economista per dire quanto sia ovviamente prestissimo per fare certe affermazioni, visto che l’ennesima sanzione al petrolio russo è di appena due giorni fa, e i risultati della maggiore scarsità del bene è difficile che si vedano immediatamente, nel bene ma soprattutto nel male, almeno in base a quanto previsto da Assoutenti., ma anche da Assopetroli e Assoenergia.

Alberto Celletti

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