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Berlusconi a Renzi: “Grande centro? Fantapolitica”. Poi attacca i grillini: “Partito dell’odio”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 24 lug – Silvio Berlusconi manda un messaggio forte e chiaro a Giuseppe Conte: il premier non può più ignorare Forza Italia. Al contempo l’ex Cavaliere respinge le dicerie su una possibile intesa con Italia Viva e gli altri centristi ma lancia pure una pesante accusa agli “odiatori” grillini. L’ex premier riparte in quarta con la sua ricetta per rilanciare il Paese (e usare i soldi Ue, su cui tutti vogliono mettere le mani). Il governo “deve smettere con lo statalismo assistenziale e fare investimenti prima di tutto in infrastrutture. Conte e i suoi devono imparare a lavorare nella logica di un’economia di mercato. Devono essere pronti ad ascoltare i suggerimenti che abbiamo offerto tante volte, ottenendo finora solo risposte di cortesia formale“.

“Non sono in grado di andare avanti da soli”

Poi Berlusconi, in una intervista al Quotidiano Nazionale, è più esplicito: i giallofucsia “devono capire di non essere più in grado di andare avanti da soli, fra tutte le contraddizioni delle quattro sinistre. Lo stesso discorso vale del resto per lo scostamento di bilancio: non possiamo certo votarlo a scatola chiusa. Siamo disposti a sostenerlo, ma solo se ne avremo condiviso i contenuti e le finalità“. Insomma, l’ex Cavaliere rinnova la sua offerta, anche in vista del voto in Senato sullo scostamento di bilancio, dove senza il soccorso di FI Conte non ha la maggioranza.

L’ex Cav a Salvini: “Non esiste un’opposizione durissima”

Ma il presidente di Forza Italia ne ha anche per il suo alleato (perlomeno alle regionali) Matteo Salvini, che ha bocciato senza se e senza ma l’accordo Ue sul Recovery fund, salutato pure da FI come un successo di Conte, e che intende fare una opposizione “durissima”. Ebbene per Berlusconi “non esiste un’opposizione durissima, siamo tutti all’opposizione, con lealtà reciproca, e ciascuno con il suo stile, i suoi contenuti, i suoi valori, che naturalmente sono molto diversi. L’importante è che tutto questo confluisca in un buon progetto per far ripartire il Paese. Quello che il centro-destra unito propone agli italiani“. In questa ottica almeno su un punto l’ex premier è d’accordo con Lega e FdI: “Le elezioni sarebbero certamente la strada maestra, se ce le facessero fare” fa presente.

“Ringrazio professor Prodi, ma saranno gli italiani a decidere”

E sempre in questa ottica, così l’ex Cav risponde all’outing dell’antico avversario Romano Prodi, favorevole a un ingresso di FI nel governo: “Ringrazio il professor Prodi per l’apprezzamento, ma saranno gli italiani a dire che Forza Italia può e deve fare parte del governo del Paese“. Berlusconi respinge anche l’ipotesi di un’alleanza di centro tra Italia Viva, Azione di Calenda, + Europa e Forza Italia: “Fantapolitica? Direi proprio di sì. Basta guardare i numeri“.

“M5S partito dell’odio”

L’ex premier rivolge una critica al leader di Iv: “C’è una cosa che non riesco a capire: come può un leader politico come Renzi, che tante volte si è dimostrato lucido, brillante, convincente, continuare ad assicurare la sopravvivenza del governo delle sinistre, un governo non in grado di risollevare il Paese dalla crisi, un governo le cui scelte sono determinate in buona parte dai 5 Stelle“. Da qui l’affondo contro i grillini, usati da Conte “per la sopravvivenza del governo”: “I grillini non hanno cambiato il loro Dna. Salvo eccezioni rimangono un partito senza cultura, senza idee, senza un programma che non sia fatto di invidia sociale, di pauperismo, di giustizialismo. Il linguaggio dell’odio mal si concilia con un’attività di governo“. Altro messaggio forte e chiaro, stavolta rivolto ai dem, con cui FI sembra andare sempre più d’amore e d’accordo, dal sì al Mes alla comune volontà di istituire una Commissione bicamerale per il Recovery fund.

Adolfo Spezzaferro

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