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I super stipendi dei “volontari” Unicef a rischio: calo di donazioni dopo polemica sullo Ius Soli

by admin
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Roma, 28 dic – Sessanta milioni di euro. Questa è la cifra che ogni anno viene incassata dall’Unicef. Come riporta oggi il Giornale, l’ong costola delle Nazioni Unite è la più ricca d’Italia, campione assoluto di raccolta fondi. Ma essendosi esposta in maniera un po’ troppo pesante nel dibattito sullo ius soli, ora le donazioni sono a rischio e le casse rischiano di svuotarsi.

Già, perché essendo tutt’altro che formica, l’ong in questione spende ogni anno oltre 25 milioni di euro in stipendi e consulenze. Di certo non per pagare i tanti ragazzi con pettorina azzurro cielo che a ogni angolo di strade e piazze chiedono contributi per aiutare i bambini del mondo.

Il quotidiano milanese ha fatto i conti in tasca all’Unicef, andando a controllare i suoi bilanci. Ebbene, in tutto nel 2016 l’ong ha incassato 60.705.315 euro. Sono frutto di lasciti, donazioni, proventi del 5 per mille e chi più ne ha più ne metta. Tutti donano a Unicef. Non solo i 313mila privati cittadini che contribuiscono con le loro offerte e il loro buon cuore, ma anche banche, assicurazioni, grandi aziende di fama mondiale. Persino la Polizia di Stato italiana.

A fronte di simili incassi, però, non sono da meno le voci di spesa che solo nel 2016 sono lievitate di ben 5 milioni, ammontando a 25.413.157 euro. Di questi oltre 7 milioni e mezzo sono destinati agli stipendi dei 141 dipendenti fissi, dei due collaboratori e dei consulenti che non si sa bene quanti siano e quanto prendano. Si conoscono invece, i salari di dirigenti, quadri e impiegati: chi guadagna di più ogni mese si porta a casa oltre 6 mila, mentre il più “povero” 1.842 euro.

Ora buona parte degli introiti rischia di saltare, per via della dura presa di posizione dell’ong in tema di ius soli. Provvedimento che la stragrande maggioranza degli italiani, tra cui molti che elargiscono donazioni a Unicef, non vuole. Ma il buonismo imperante, come abbiamo spiegato qui, ha obnubilato il buon senso. Indubbiamente i progetti che l’Unicef porta avanti nel mondo e nei Paesi più svantaggiati sono degni di lode, le campagne di vaccinazioni sono meritorie e salvano la vita a milioni di bambini. Ma quando si tratta di questioni interne all’ordinamento italiano, l’ong ha fatto autogol.

Anna Pedri

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10 comments

Werner 28 Dicembre 2017 - 12:35

Se un’ong come l’Unicef ficca il naso sulle questioni politiche di un paese, come ha fatto per lo ius soli, dove un suo esponente si permette di dare dell’idiota a chi è contrario, lo si deve al fatto che viviamo in una repubblichetta delle banane priva di autorità e di sovranità.

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Roberto 28 Dicembre 2017 - 12:52

Fortuna loro che possono sempre contare sulle donazioni di qualche filantropo circonciso.

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Raffo 28 Dicembre 2017 - 1:07

Poverini i comunistelli di unicef , dai duemila ai seimila euro al mese, poi ci fanno pure la predica , vorrebbero da minoranza educarci ed imporci la loro supremazia culturale…..andate a lavorare e vergognatevi, facile essere razzisti con i poveri sudditi italiani….

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serena 28 Dicembre 2017 - 1:19

Bene, annassero per stracci

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Tizio Fittizio 28 Dicembre 2017 - 3:41

perche l’unicef dovrebbe incassare di meno?

gli italiani in genere, non hanno memoria.
si dimenticheranno quindi presto di ciò che questa organizzazione ha detto.

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paul 28 Dicembre 2017 - 9:08

no,io non dimenticherò.

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Rosa magno 28 Dicembre 2017 - 9:25

Io mi privo per donare e loro hanno stipendi da nababbi! Basta non credo più a niente

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Cristiana 29 Dicembre 2017 - 8:09

È vero che bisogna stare anche attenti a chi si dona ma davanti a Dio non ha importanza se donando, alla fine li hanno intascati loro anzichè i poveri e bisognosi reali: noi doniamo, il Signore vede lo stesso. Certo è che in ogni caso, se si può donare a chi davvero li usa allora meglio perchè lo vede sia Dio e saranno utili . Io ad esempio direi di donare alla chiesa, dove ci sono tanti sacerdoti che fanno raccolta indumenti , cibo e questi soldi vanno alle famiglie povere, infatti noi non le vediamo ma quando una famiglia ha problemi seri vanno sempre dal sacerdote di qualche chiesa che si occupa di questo. Più o meno ci sono tanti sacerdoti che sono zelanti in questo , basta vedere un po’ le attività che svolgono nella chiesa per chi segue davvero la chiesa. Oppure donare ad associazioni meno conosciute ma che sono sicure e hanno un blog e pagina Facebook dove mostrano giornalmente cosa fanno… come ad esempio Chaaira Hospital di Cottolengo , col dottore Frate Beppe… le storie che accadono in Africa in quell ospedale sono agghiaccianti e toccanti al tempo stesso… fateci una visita.. li state certi che i soldi vostri delle donazioni non saranno sprecate, nemmeno di un solo cent. Buona giornata!!

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Michela 29 Dicembre 2017 - 4:26

Si,come no,poi andate a vedere come gli indumenti usati e le altre cose donate in buona fede vengono vendute tramite caritas invece che regalate ai poveri.Secondo me nemmeno 1/10 delle donazioni arrivano ai bisognosi,ma tutti quelli che fanno da tramite intascano…
Una fondazione per dimostrare la sua trasparenza dovrebbe pubblicare sul suo sito tutte le donazioni con la cifra e il nome o pseudonimo di chi ha donato e il modo in cui questo soldi vengono spesi,tutto in modo molto chiaro.Solo cosi si può eliminare la corruzione.

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Angelo 15 Novembre 2019 - 7:09

Sono tutti ladri dare più di 6000euro mensili ai dirigenti è come togliere il pane a migliaia di bambini che hanno fame

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