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Caso Cucchi, Salvini: "Lo Stato chiederà scusa con i fatti, punendo i colpevoli"

by Adolfo Spezzaferro
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Trento, 13 ott – “Chiunque venga arrestato deve essere processato rispettando la legge e non con altre maniere“. Così il vicepremier Matteo Salvini sul caso Cucchi, parlando da Ala, in Trentino (dove stanotte gli anarchici hanno fatto esplodere una bomba carta contro la sede della Lega), nell’ambito del tour elettorale per il candidato leghista a governatore, Maurizio Fugatti.
“Le porte del ministero dell’Interno – ha aggiunto Salvini – sono aperte alla famiglia Cucchi e a 60 milioni di italiani per bene. Se qualcuno invece preferisce fare polemiche e attaccare un ministro e centinaia di agenti sono sue scelte“.
Salvini replica così alla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che aveva ieri aveva declinato l’invito del titolare del Viminale: “Incontreremo il ministro solo se prima chiederà scusa“, riferendosi alla testimonianza del carabiniere Francesco Tedesco che ammetteva il pestaggio di Cucchi, nove anni fa, da parte dei colleghi dell’Arma.
“Sono ministro da quattro mesi e non posso rispondere di ciò che è accaduto anni fa. Non coprirò nessuno. Se qualcuno in divisa sbaglia – ha invece detto Salvini in un’intervista all’Unione Sarda – paga come e più degli altri perché ruba la fiducia anche ai cittadini. Non condivido però la criminalizzazione di tantissimi uomini delle forze dell’ordine, chiamati assassini, sbirri e delinquenti”.
Poi la replica a Ilaria Cucchi: “Se lo Stato ha sbagliato chiederà scusa nei fatti punendo i colpevoli e risarcendo i colpiti“.
In merito alla bomba carta contro la sede della Lega, Salvini ha commentato: “Spero che passino un po’ di tempo in galera, a me piace chi ha le idee diverse dalle mie ma che le esprime rispettosamente; ma chi muove le mani, prende a calci o tira bombe, non è un anarchico ma un cretino, un delinquente che deve passare qualche giorno in galera soprattutto perché ha disturbato la gente tranquilla di Ala che voleva dormire”.  “Dal nostro punto di vista – ha aggiunto – un Trentino più tranquillo passa anche attraverso la chiusura di alcuni centri sociali che portano poco allo sviluppo della realtà”.
Salvini infine è tornato a citare la sua vecchia idea di ripristinare in qualche modo il servizio di leva. “Questo governo non esclude che torni a far fare l’alpino alla gente“, ha detto aggiungendo però che “scappellotti no, altrimenti arrivano Telefono Azzurro e i servizi sociali“. Salvini è salito sul palco con un tutore alla mano destra “perché sono andato a correre e sono caduto come un pirla, quindi nessuna aggressione come qualcuno ipotizzava”.
Adolfo Spezzaferro

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Fabio 15 Ottobre 2018 - 4:56

Mi chiedo comunque per quale motivo Salvini dovrebbe chiedere scusa.. al limite, le scuse devono arrivare dai rappresentanti dei Governi precedenti a questo.

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