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Commissione d’inchiesta: sì di Mattarella ma con i paletti salva Bankitalia

by Ludovica Colli
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Roma, 29 mar – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che istituisce la Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario precisando però che non deve avere il controllo sul credito. Il capo dello Stato ha quindi inviato ai presidenti del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera dei deputati, Roberto Fico, una lettera in cui mette una serie di paletti (in difesa soprattutto di Bankitalia). Nel testo ricorda che “l’ambito dei compiti attribuiti alla Commissione – a differenza di quella istituita nella precedente Legislatura – non riguarda l’accertamento di vicende e comportamenti che hanno provocato crisi di istituti bancari o la verifica delle iniziative assunte per farvi fronte, ma concerne – insieme al sistema bancario e finanziario nella sua interezza – tutte le banche, anche quelle non coinvolte nella crisi e che svolgono con regolarità la propria attività”.

Non è in alcun modo in discussione, ovviamente -precisa Mattarella – il potere del Parlamento di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all’attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale”. “Non può, tuttavia, passare inosservato -avverte- che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l’altro, previsto che la Commissione possa ”analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento”. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell’attività creditizia, sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell’attività di investimento nelle sue varie forme”.

“Le inchieste non interferiscano con la giustizia”

-“Il principio di non interferenza e quello di leale collaborazione vanno affermati anche nei rapporti tra inchiesta parlamentare e inchiesta giudiziaria – avverte Mattarella – . Come ha più volte chiarito la Corte Costituzionale, l’inchiesta parlamentare non è preclusa su fatti oggetto di indagine giudiziaria, ferma restando la diversità degli scopi perseguiti da ciascuna istituzione espressa con la formula del ”parallelismo a fini diversi”. LiInchiesta non deve tuttavia influire sul normale corso della giustizia ed è precluso all’organo parlamentare l’accertamento delle modalità di esercizio della funzione giurisdizionale e le relative responsabilità”.

“Non si sovrapponga a Bankitalia, Bce e Consob”

Occorre evitare il rischio che il ruolo della Commissione finisca con il sovrapporsi – quasi che si trattasse di un organismo ad esse sopra ordinato – all’esercizio dei compiti propri di Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Banca centrale europea. Ciò urterebbe con il loro carattere di Autorità indipendenti, sancito, da norme dell’ordinamento italiano e da disposizioni dell’Unione Europea, vincolanti sulla base dei relativi trattati”.

Ludovica Colli

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Cesare 29 Marzo 2019 - 2:12

Cio’ che ha detto Mattarella sembrerebbe voler favorire la libertà delle banche private di continuare ad operare senza controlli approfonditi da parte dei rappresentanti del popolo.
Dice che la commissione parlamentare, che rappresenta la sovranità del popolo italiano e che viene prima di qualsiasi altro potere dello stato,non deve avere il controllo sul credito!!! E chi lo dovrebbe avere? La banca d’italia che è privata e che ha fatto fallire banche senza, guarda caso, fare i controlli dovuti in tempo e facendo arricchire istituto privati esteri??
Quando lo stato ebbe il controllo sul credito con le leggi bancarie del 1936 l’Italia riusci’ a liberarsi dagli usurai stranieri(che ci dichiararono “guerra” con le sanzioni sempre nel 1936) e inizio’ un periodo di enormi lavori pubblici e si sviluppo’ anche il boom degli anni 60.Ovviamente dei traditori hanno cambiato quelle leggi bancarie innovative e sovrane per servire la finanza straniera occulta a cui oggi siamo sottomessi con un euro prodotto a costo zero ed esentasse da una BCE privata e dalle banche private.
Avendoci i banchieri e loro burattini indebitato appositamente togliendoci la sovranità monetaria e non essendo noi in grado di restituire gli stessi pezzi di carta, l’Italia è costretta a svendere ai potentati esteri occulti beni reali nazionali pubblici e privati.E’ per questo che ci troviamo nella povertà attuale e per nessun altro motivo!!

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Cesare 31 Marzo 2019 - 4:23

Mattarella dice ““Occorre evitare il rischio che il ruolo della Commissione finisca con il sovrapporsi – quasi che si trattasse di un organismo ad esse sopra ordinato – all’esercizio dei compiti propri di Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Banca centrale europea”!!
Ricordo al Mattarella che l’art.47 della costituzione recita;”La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Il parlamento(e la sua commissione), che rappresenta la volontà del popolo sovrano, superiore di gran lunga a Mattarella, è un organismo che è sopra ordinato rispetto a Banca d’Italia, consob, etc. Quello che dice mattarella è quindi in contrasto con la costituzione e stupisce che nessuno si sia ancora espresso in questo senso

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