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Consiglio europeo, accordo sull'immigrazione. Vittoria dell'Italia: "Chi arriva da noi arriva nell'Ue"

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 29 giu – Alla fine, dopo 13 ore e mezzo di lavori senza sosta, i 28 Paesi dell’Unione europea trovano l’accordo sui temi all’ordine del giorno, a partire da quello più caldo sull’immigrazione. L’annuncio lo dà il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con un laconico tweet: “I leader dell’Ue a 28 hanno trovato l’intesa sulle conclusioni del Consiglio europeo, immigrazione compresa”.
E’ una vittoria dell’Italia. Infatti Alle 4.30 di notte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esulta: “Da oggi l’Italia non è più sola. Da questo Consiglio europeo esce un’Europa più responsabile e più solidale”. Nel documento finale passa un “nuovo approccio per quanto riguarda i salvataggi in mare, d’ora in poi si prevedono azioni basate sulla condivisione e quindi coordinate tra gli Stati membri”. Approvata la proposta dei centri di “accoglienza per consentire lo sbarco e se il caso il transito dei migranti anche in paesi terzi, sotto il coordinamento della cooperazione con Unhcr e orOim. E in Europa – ha aggiunto Conte – si possono creare anche centri di accoglienza nell’ambito degli Stati membri ma solo su base volontaria”.
Uno dei principi che viene affermato è che “chi arriva in Italia arriva in Europa e che tutte le navi che arrivano nel Mediterraneo devono rispettare le legge quindi anche le Ong e non devono interferire con la guardia costiera libica“. Conte sottolinea che finalmente si è “affermato il principio del rifinanziamento del fondo fiduciario per l’Africa, che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti nordafricani” e si raccomanda di “intensificare i rapporti e gli accordi con i paesi di origine e transito dei migranti”.
Ma i nuovi centri di accoglienza verranno aperti anche in Italia? “E’ una decisione che ci serberemo a livello governativo, collegiale. Direi che non siamo assolutamente invitati a farlo“, ha affermato il presidente del Consiglio.
In sintesi, creazione di hotspot nei Paesi Ue su base volontaria, controllo delle frontiere esterne con centri di sbarco nei Paesi extra Ue, rifinanziamento del fondo per l’Africa, azioni basate sulla condivisione e quindi coordinate con gli Stati membri per i salvataggi in mare: sono alcuni dei punti contenuti nelle conclusioni del vertice a 28, sottoscritte da tutti i leader.
Era stata proprio l’Italia ad opporsi alle conclusioni del Consiglio. Nella giornata di ieri proprio la posizione italiana aveva fatto saltare la prevista conferenza stampa dello stesso Tusk con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Roma infatti aveva chiesto che fosse subordinata a una intesa su tutti i contenuti del documento, compresa la questione della gestione dei flussi migratori. “Sono un giurista – ha rivendicato in Consiglio il premier, scontrandosi fra gli altri con il primo ministro svedese Stefan Löfven che gli ha rinfacciato un comportamento ‘non appropriato’ – e questo documento ha un solo numero di protocollo, dunque va approvato in toto o l’Italia non ci sta”.
L’accordo supera anche i veti di Visegrad, cioè di quei Paesi dell’Est che dicevano no a un accordo comune sul tema dell’immigrazione e alla gestione collegiale dell’emergenza. “Siamo molto compiaciuti”, ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki, lasciando il Consiglio europeo, annunciando che ha prevalso il “carattere volontario” nel documento delle conclusioni finali relativo al capitolo migranti.
Sul tema immigrazione commenta a caldo Matteo Salvini: “Non mi fido delle parole, vediamo gli impegni concreti, vediamo che succede“, dice il vicepremier e ministro dell’Interno, a Circo Massimo su Radio Capital, commentando stamattina quanto sta avvenendo al vertice di Bruxelles. “La novità – aggiunge – è che si è discusso di una proposta italiana, dei nostri bisogni, mentre prima eravamo noi a seguire le proposte degli altri”. “Conte non l’ho sentito, l’ho messaggiato stamattina”, spiega il vicepremier. “Leggo – aggiunge – che c’è un accordo di fondo, non solo sull’immigrazione, ma anche sulle questioni economiche”, che sono importanti, “come le spese possibili e le infrastrutture”. “Vediamo che principi, che soldi e che uomini ci sono, perché ad esempio nell’operazione Themis, che dovrebbe essere un’operazione europea, su 32 imbarcazioni 30 sono italiane“, fermo restando che i “principi fondamentali erano e continua ad essere la protezione delle frontiere esterne – conclude Salvini – , non lasciare sola l’Italia, l’unico modo di bloccare questo esodo è permettere ai migranti di avere un futuro da loro, nelle loro città, con un investimento vero in Africa e non a parole”.
Adolfo Spezzaferro

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3 comments

Frank 29 Giugno 2018 - 10:47

Ripropongo il commento (sopra) di Filippo Ferrari, che mi ha tolto le parole di bocca:
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, gli scafisti, le ONG, gli interessi..
Ora vediamo quanti saranno i paesi dal cuore d’oro…
A me sembra tutta una messa in scena per dare il contentino all’Italia giusto per non fare crollare l’Europa.. Poi voglio vedere come andrà a finire per quanto riguarda la Legge Fornero visto che la BCE dice no..
La mandiamo a quel paese una volta per tutte questa Merkel d’Europa??!?? Oppure dobbiamo continuare a perdere del tempo??”
Esatto: stiamo perdendo tempo.

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Tony 29 Giugno 2018 - 1:48

…la dicitura ” volontaria”..mi suona molto, molto male…. Temo che l’Italia sia di nuovo sola e in prima linea…..

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Cesare 29 Giugno 2018 - 2:06

….”scontrandosi fra gli altri con il primo ministro svedese Stefan Löfven che gli ha rinfacciato un comportamento ‘non appropriato””
Insomma anche gli svedesi si permettono di farci la morale dopo che nel loro paese son stati invasi e ci sono zone franche dove neanche la polizia puo’ andare e violenze sessuali continue da parte dei migranti che non vengono riportate come tali dai media.Inoltre gli svedesi, che si credono all’avanguardia, si stanno facendo microchippare senza remore e diventeranno degli automi in mano ai globalisti.Hanno anche quasi eliminato il contante mettendosi nelle mani delle banche degli usurai privati che decideranno chi dovrà sopravvivere con un click del computer che ti puo’ togliere ogni credito.E noi ancora stiamo in un europa che ha gente del genere!!

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