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Conte non lascia: “Parte la fase 2, rilanciamo l’azione del governo”

by Eugenio Palazzini
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Roma, 3 giu – “Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti. E’ falso dire che il governo è in stallo, ha sempre lavorato ed è entrato nella fase 2“, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di oggi a Palazzo Chigi.

“Siamo orientati a rafforzare il piano investimenti e introdurre misure per l’occupazione, favorendo opere pubbliche e ricadute significative per l’intero indotto. Vanno prodotti effetti virtuosi per l’occupazione. Abbiamo avviato piani per la crescita economica e sociale del sud Italia”, ha aggiunto Conte.

“Intervenire in modo incisivo nel sostegno a famiglie con disabili e con molti figli. L’Italia rischia di diventare un Paese per vecchi. Sto seguendo personalmente alcune iniziative. Piano nazionale per rafforzare sistema scolastico e universitario. Dobbiamo valorizzare il turismo e le nostre ricchezze artistiche e rilanciare l’export italiano. Sono però iniziative che ricorrono tempo e coraggio, al di là dei proclami da campagna elettorale. Siamo chiamati a disegnare il futuro del Paese. Io ho rapporti personali buoni con tutti i miei ministri. Il mio motto è ‘Sobri nelle parole, operosi nelle azioni’. Non possiamo però lavorare con le freddure a mezzo social”, ha detto ancora il premier, specificando che sarà il “governo del cambiamento fino all’ultimo giorno, che altro non è che la strada della buona politica”.

“Le forze politiche che governano devono dirci se hanno intenzione di proseguire oppure riconsiderare questa posizione, per consolidare la propria posizione o rilanciarla dopo la sconfitta elettorale”, ha dichiarato Conte. “Chiedo però rapida risposta su questo alle forze politiche che governano, perché il Paese non può attendere”, ha chiosato il primo ministro.

Eugenio Palazzini

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Giorgio 3 Giugno 2019 - 7:39

Beh, rispetto ai suoi predecessori se non è uno statista è sicuramente un galantuomo che esprime qualche idea a difesa della Nazione.

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