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Conte dà l’ok alla Tav, l’ira del M5S. L’opposizione chiede la testa di Toninelli

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 24 lug – Il premier Giuseppe Conte ha dato l’ok alla Tav, spiegando che non farla costerebbe di più che portarla a termine. La presa di posizione del presidente del Consiglio ha scatenato l’ira del Movimento 5 Stelle, mentre l’opposizione coglie l’occasione per chiedere le dimissioni del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, da sempre contrario all’opera. Ma il pentastellato non molla. “Rappresento un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta. In gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Come farebbe un buon padre di famiglia”. Conte in diretta Facebook da Palazzo Chigi ha spiegato cosa sta cambiando sulla Tav. “Sono pervenuti dei fatti nuovi, elementi da tener conto nella risposta che dobbiamo dare” all’Europa “entro venerdì. La Ue si è detta disponibile ad aumentare lo stanziamento dal 40% al 55%, questo ridurrebbe i costi” per l’Italia.

Conte: “Solo il Parlamento può fermare la Tav”

Non realizzarla – spiega il premier – costerebbe più che farla. La decisione di non realizzare l’opera ci esporrebbe a tutti i costi derivanti dalla rottura dell’accordo con la Francia”. “A queste condizioni solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale” per fermare la Tav, visto che la ratifica dell’accordo è stata fatta dal Parlamento spiega Conte. “La Tav si farà, come giusto e come sempre chiesto dalla Lega. Peccato per il tempo perso, adesso di corsa a sbloccare tutti gli altri cantieri fermi!”. Lo affermail vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. “Queste erano le dichiarazioni che attendevamo da tempo”, dice il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. “E ora si proceda con la formalizzazione all’Europa di questa posizione – aggiunge – e si vada avanti con i cantieri. Il Piemonte non può più aspettare“.

Di Maio: “Così facciamo un regalo a Macron”

Il vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio reagisce con un post su Facebook: “Rispetto Conte, ma per il Movimento 5 Stelle l’opera è dannosa. Si esprimano le Camere“. E ancora: “Sarà il Parlamento a dover decidere se è più importante la tratta Torino-Lione, cioè se è più importante fare un regalo ai francesi e a Macron, piuttosto che realizzare, ad esempio, l’alta velocità verso Matera, capitale europea della cultura, o la Napoli-Bari”. Poi Di Maio va all’attacco della Lega e di Salvini: “Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto attacchi fantasiosi, letto ricostruzioni farneticanti di una nostra presunta alleanza in Europa col Pd. Tutto falso. Pura diffamazione. Ma fra non molto potremo vedere con i nostri occhi chi decide di andare a braccetto con Renzi, Monti, Calenda, la Fornero e Berlusconi. Il Parlamento restituirà a tutti la verità dei fatti“. Un chiaro riferimento al fatto che Lega e opposizioni sono d’accordo a portare a compimento la Tav. “Noi non molleremo mai. Noi non lasceremo mai il Paese a questa gente”, conclude Di Maio.

M5S: “Si esprima il Parlamento”

Coro unanime di “no” dalle file dei 5 Stelle. “Alla luce delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ringraziamo per l’impegno, chiederemo che sia il Parlamento ad esprimersi e in aula vedremo l’esito della votazione. Vedremo chi è a favore di un progetto vecchio di 30 anni e chi invece sceglierà di avere coraggio”, affermano in una nota congiunta i capigruppo M5S Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva. “In merito al Tav la posizione del MoVimento 5 Stelle non cambia. Il nostro No a un’opera che rischierebbe di nascere già vecchia è deciso”, sottolineano. “Un governo di cui fa parte il #M5s dà l’ok al Tav? Inaccettabile” dice la consigliera regionale pentastellata Francesca Frediani, valsusina e No Tav, alle affermazioni del premier Conte sulla Torino-Lione. “Il #tuttiacasa stavolta – aggiunge – sarebbe per voi”.

Il plauso delle opposizioni

Esprimono soddisfazione, invece, le opposizioni da Forza Italia a Fratelli d’Italia, che adesso chiedono in coro le dimissioni di Toninelli. “Con un anno di colpevole ritardo, Conte ha finalmente preso atto della realtà e ha detto sì alla Tav, folgorato sulla via di Lione. Alleluia. Ora i ministri ideologicamente contrari alle grandi infrastrutture dovrebbero trarne le dovute conseguenze. Altrimenti significa che sono contrari alle grandi opere ma non alle grandi poltrone”. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. “Dopo aver fatto perdere tempo all’Italia per un anno, Conte dichiara che “non realizzare il tav costa più che farlo”. Finalmente. Ora però, per il bene dell’Italia, l’analisi costi-benefici si faccia al ministro Toninelli… speriamo in tempi più brevi…”. Lo scrive su twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Ora Conte annuncia che il governo è per sì alla #Tav. Nella migliore delle ipotesi abbiamo perso più di un anno. Nella peggiore un altro giro di valzer che non porterà a nulla. Povera Italia”. Così su Twitter il segretario Pd Nicola Zingaretti.

Adolfo Spezzaferro

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