Napoli, 5 ott – Vincenzo De Luca brucia sullo scatto il premier Giuseppe Conte e fa scattare il coprifuoco in Campania: bar e ristoranti chiusi alle 23 da domenica a giovedì; concessa un’ora in più, fino a mezzanotte, il venerdì e il sabato. Lo stabilisce un’ordinanza, la numero 77, firmata oggi dal presidente della Regione Campania. Le misure saranno in vigore fino al 20 ottobre. E’ questa la stretta anti-movida del governatore “sceriffo” che molto probabilmente sarà adottata anche dal governo centrale nel nuovo Dpcm in arrivo.
Ecco i nuovi orari di apertura per bar e ristoranti
Nell’ordinanza si legge che “è fatto obbligo ai bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari di chiusura dell’attività dalle ore 23 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni da domenica a giovedì” e “dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo, nei giorni di venerdì e sabato”, con l’eccezione degli “esercizi presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio”. Il tutto sempre per via dell’aumento dei contagi (ma in assenza di un incremento dei ricoveri). Ai ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e simili) “è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23 per l’intera settimana”. Le consegne a domicilio invece sono consentite senza limiti di orario.
Obbligo mascherina all’aperto prorogato fino al 20 ottobre
Confermato e prorogato fino al 20 ottobre in Campania l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e durante l’intero arco della giornata “a prescindere dalla distanza interpersonale”, fatte salve le previsioni di specifici protocolli di settore come per le attività di ristorazione, bar e sport all’aperto. Confermate anche tutte le disposizioni relative alle misure di sicurezza obbligatorie prescritte per i titolari e gli utenti di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, compreso l’obbligo di mettere a disposizione – sia all’ingresso che all’interno dei locali – soluzioni idroalcoliche igienizzanti, nonché di subordinare l’ingresso da parte degli utenti solo a chi indossa la mascherina e si è igienizzato le mani.
Adolfo Spezzaferro