Roma, 2 mar – Gli scafisti ordinavano ai clandestini anche quando respirare. Questo emerge dalle prime testimonianze successive alla tragedia di Crotone, che ha visto arrestati ben tre trafficanti di esseri umani, come riporta Il Secolo d’Italia.

Gli interrogatori nel carcere di Catanzaro

Sarà il carcere minorile di Catanzaro ad ospitare questa mattina l’interrogatorio di garanzia di Hassnan I., uno dei tre scafisti arrestati domenica. Il ragazzo, un pakistano di 17 anni, è accusato di avere guidato l’imbarcazione naufragata. Hassnan, insieme ad Arslan Khalid, anche lui pakistano, avrebbe gestito “gli spostamenti dei migranti in territorio turco fino all’imbarco sulla prima imbarcazione”. Per i pm sarebbe stato quello pronto a “gestire i migranti a bordo dell’imbarcazione su direttiva degli scafisti”. Il tutto mentre il governo è in una situazione difficile, così come la Guardia costiera, accusata di aver ignorato gli allarmi lanciati prima del naufragio.

Scafisti, l’ordine ai clandestini: “Tu puoi salire dalla stiva”

I superstiti raccontano così la storia: ““A volte scendeva uno degli scafisti nella stiva e ci diceva di non fare rumore. In più l’ho visto spesso fare dei video a bordo con il suo telefono”. Qualcuno parla nello specifico anche di Hassnan, “ome il membro dell’equipaggio che gestiva i movimenti dei migranti a bordo delle imbarcazioni assieme agli scafisti”. Aggiungendo che “lui prendeva le persone dalla stiva e le portava sopra per farle prendere aria. Per fumare una sigaretta dovevo chiedere permesso a lui. Lo vedevo speso con gli altri membri dell’equipaggio. Lui stava insieme al siriano nella prima imbarcazione e poi entrambi sono passati sulla seconda imbarcazione”.

Alberto Celletti

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