Roma, 23 nov – Esultano Pro Vita e Generazione Famiglia, le associazioni promotrici del Family Day, per la circolare del Miur in cui, stando almeno alla loro interpretazione, verrebbe sancito uno “stop al gender” nelle scuole, o almeno stabilito il principio del “consenso informato” dei genitori. In realtà in quella che è una semplice nota del ministero dell’Istruzione, non viene mai nominata la parola “gender” e secondo alcuni verrebbero solamente ribadite alcune norme e circolari generalmente disattese dai dirigenti scolastici. Ma per il mondo cattolico che ha fatto della battaglia contro il gender nelle scuole una bandiera, la circolare del ministero è chiaramente una “vittoria”.
“”Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Con la circolare del Ministero dell’Istruzione in cui viene riconosciuto il diritto di priorità educativa dei genitori è stato premiato lo sforzo e l’impegno con i quali l’associazionismo del Family Day, superando offese e insulti ha portato avanti la battaglia per il diritto dei genitori al consenso informato nelle scuole”, dichiarano Pro Vita e Generazione Famiglia.
“Un grazie speciale va rivolto al ministro dell’Istruzione Bussetti“, spiega Toni Brandi, presidente di Pro Vita, “perché ha sottolineato con questa circolare, quindi nero su bianco, la necessità che l’informazione alle famiglie sia d’ora in poi, esaustiva e tempestiva rispetto all’offerta formativa, rispettando quindi l’articolo 26/3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che enuncia che i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Questa storia dimostra come genitori, semplici cittadini disposti a scendere in campo e a lottare contro il potere politico ingiusto possano cambiare il futuro. Le famiglie non devono e non possono cedere nemmeno di un millimetro rispetto al gender e ai suoi “errori della mente” come li ha definiti Papa Francesco”.
“Si va avanti, non faremo un passo indietro”, è stato invece il commento di Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia, “pretenderemo l’attuazione di questa circolare, continueremo a presidiare le scuole dei nostri figli contro la colonizzazione ideologica di progetti ispirati alla dittatura gender. Si tratta di una grande vittoria dei genitori che sono stati in trincea nelle scuole e di noi associazioni che li abbiamo supportati, accompagnati e rappresentati davanti a tre ministri diversi, dal 2013, passando per i family day, fino ad oggi”.
Davide Romano