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Decreto dignità, via libera alla Camera. Di Maio: “Al Senato tempi più ridotti”

by La Redazione
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Roma, 3 ago – Il decreto dignità, fortemente voluto dai Cinque Stelle, ha ricevuto il via libera alla Camera. La maggioranza dei deputati ha approvato il provvedimento con 312 sì. I no sono stati 190 no, con soltanto 1 astenuto. Il decreto passa adesso al Senato, dove la partita si fa più bollente e imprevedibile.
“Abbiamo vinto il primo round, ce l’abbiamo fatta, e senza la fiducia”, ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio. I pentastellati hanno esultato consapevoli di aver raggiunto l’obiettivo, come del resto era prevedibile considerati i numeri di Lega e M5s all’assemblea di Montecitorio. Di Maio però frena parzialmente gli entusiasmi: “Ora c’è il Senato, lì i tempi sono più ridotti”, ha detto il leader dei Cinque Stelle. Secondo il premier Giuseppe Conte si tratta di “un primo importante passo in avanti per la lotta al precariato, il contrasto all’azzardo e la semplificazione fiscale”. Il primo ministro su Twitter ha aggiunto di essere “orgoglioso di guidare un Governo che lavora davvero per questo Paese”.
Tra le ultime “curiose” novità del dl approvato alla Camera vi è ad esempio l’introduzione della scritta “nuoce alla salute” sui ‘Gratta e vinci’ (come già avviene per il tabacco), novità in linea con le misure anti gioco d’azzardo che prevedono tra le altre cose sanzioni più dure per chi viola il divieto di pubblicità e di sponsorizzazione. Con il decreto vengono inoltre prorogati i bonus per chi assume under 35 e in contratti a tempo determinato senza causali che superano i 12 mesi verranno in automatico trasformati in contratti a tempo indeterminato. Il dl prevede a riguardo un periodo transitorio fino al 31 ottobre, con le nuove norme che di conseguenza non saranno applicabili prima di novembre. La proposta di reintroduzione dell’articolo 18 avanzata da LeU è stata invece bocciata.
Alessandro Della Guglia

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1 commento

Fabrizio 4 Agosto 2018 - 12:00

Decreto Dignità, flat tax, reddito di cittadinanza…..tutte buone intenzioni, ma la strada per l’inferno ne è lastricata.
Se non ci togliamo velocemente dal collo l’€uro-cappio ci ritroveremo belli stesi nell’EU-Bara, impalati oltretutto (nel retro) dall’orgoglio della nostra famosa capacità di accoglienza, smaltiti poi nella indifferenziata perché inutili anche al compostaggio dell’organico ……islamico.
Savonaaaa, quando cominciamo????

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