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Desirée, a Roma (e all'Italia) serve sicurezza. Non la sinistra anti-Salvini

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 25 ott – “Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”. Parola del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che sottolinea come altre due persone siano ricercate per lo stupro e la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina il cui corpo è stato ritrovato in uno stabile occupato del quartiere romano di San Lorenzo.
I due fermati stanotte sono Mamadou Gara e Brian Minteh, entrambi senegalesi clandestini, ora accusati di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.
Questa la cronaca dei fatti. Ieri, però, la visita di Salvini sul luogo del ritrovamento del corpo di Desirée ha scatenato la polemica politica. Al suo arrivo, il ministro è stato contestato da alcuni esponenti dei centri sociali che lo accusavano di fare sciacallaggio sulla morte della ragazza. Ma i residenti hanno applaudito il titolare del Viminale chiedendo in coro di ripulire il quartiere.
Tuttavia, da sinistra hanno attaccato il leader della Lega per aver cavalcato politicamente la tragedia, con Repubblica in testa che parla – con un editoriale a firma di Massimo Giannini – di un “filo nero che unisce la danza macabra di Salvini sul luogo del martirio della povera Desirée e la festa gialloverde al Senato per la nuova legge sulla legittima difesa. Quel filo nero si chiama ‘estrema destra di governo’. E la Lega lo tesse curando le folle affamate di protezione con dosi omeopatiche di quotidiana paura”.
Ma la questione, ovviamente è un’altra. L’emergenza sicurezza nel cuore della Capitale, nella centralissima San Lorenzo, ostaggio di centri sociali e spacciatori africani. Una realtà di degrado e violenza che persiste da anni.
Esistono nelle nostre città delle zone che sono in mano a dei delinquenti, a dei banditi… Non si può pensare che dopo quattro mesi Salvini risolva tutto, tutti i problemi dell’Italia sul tema della sicurezza. Perché ci vuole tempo. Perché arriviamo da anni in cui si è tollerato queste situazioni… Come fare? Ci vuole tolleranza zero“. Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, intervenuto ad Agorà su Rai Tre, dà la lettura corretta della situazione attuale.
Vi siete già fatti un film assurdo“. E’ la critica che arriva dal vicepremier Luigi Di Maio in risposta, intervistato a 24 Mattina su Radio 24, a chi gli chiede se, con Matteo Salvini a San Lorenzo, non sia iniziata la campagna elettorale della Lega per il Campidoglio. “Per cortesia parliamo della tragedia di Desiree e del fatto che io conosco la Lega e non credo che stia facendo campagna elettorale su una tragedia del genere”.
Per quanto riguarda Roma, aggiunge il capo politico del M5S, “credo che debba essere amministrata con i poteri adeguati a un sindaco di una capitale. Ed è per questo che nei prossimi giorni presenteremo un emendamento al decreto legge sicurezza nel quale cominceremo a trasferire maggiori poteri al sindaco di Roma, perché se c’è uno stabile da sgomberare lo deve poter fare subito. E poi quello che è successo a San Lorenzo è una cosa che giustamente fa incazzare i romani”.
A tal proposito, Marco Cardilli, delegato alla sicurezza del Comune di Roma, intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, spiega che “sicuramente un confronto col ministero dell’Interno è assolutamente necessario. La presenza del ministro al comitato di sicurezza pubblica rafforza questo coordinamento sul territorio. Il rapporto col ministero può essere importante soprattutto per quelle iniziative di natura legislativa che possano rafforzare il lavoro delle forze di polizia sul territorio”. E per migliorare la sicurezza servono più agenti. “Veniamo ancora da oltre 10 anni di blocco del turnover e questo ha comportato la perdita di risorse preziose. – ha specificato Cardilli – . Un migliaio di uomini di polizia locale in più potrebbe essere importante. Certo, dobbiamo uscire dalla logica di avere un poliziotto sotto ogni casa”.
Insomma, l’emergenza è ripristinare la sicurezza. Per un candidato della Lega al Campidoglio bisogna aspettare il 10 novembre, con la sentenza del processo al sindaco pentastellato Virginia Raggi. In caso di condanna, lei assicura che si dimetterà. E allora si apriranno i giochi. A quel punto per il Carroccio sarà più che legittimo tentare, visti i consensi su base nazionale. Ma i romani hanno bisogno di sicurezza adesso. Altro che “estrema destra di governo che alimenta la paura” o, come scrive il Manifesto, Salvini che “semina odio, fomenta rancore sociale e specula sulla morte di Desirée”.
Anche perché se questa è la campagna elettorale della sinistra – schierarsi con i centri sociali, i clandestini e gli spacciatori – non vedrà il Campidoglio neanche con il binocolo.
Adolfo Spezzaferro

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Raffo 25 Ottobre 2018 - 10:43

Le deiezioni sorosiane che animano il tetro e lurido mondo delle sinistre e dei centri sociali,menti animate dal desiderio di distruggere la nostra patria, renderla serva della fecciaglia islamica africana analfabeta tribale e schiava di una europa indegna fatta da ermafroditi ignobili e pseudo femministe che vorrebbero il maschio bianco castrato e schiavo,non vanno più comprese ma combattute……..va combattuta la parziale ed indegna litania di repubblica , fondata sul presupposto che gli italiani debbano essere schiavi e sudditi di uno stato cumunista che ti ordina e dice persino cosa bere e mangiare……. vanno combattuti gli ignobili cortei pro fecciaglia africana, composti da vigliacchi e codardi legati ad un mondo di parassiti nullafacenti quali sono tutte le componenti della sinistra…….. Vanno combattuti i bastardi seguaci di soros,siano essi pennivendoli arricchiti o euro deputati a lui servi ……….non vanno più sopportati e tollerati ,anche se sono impunemente protetti da una magistratura rossa politicizzata, bisogna avere il coraggio di rispondere al loro ignobile attacco,parola su parola,sino all’ultimo fiato………..siano maledetti coloro che li hanno foraggiati, sostenuti e lasciati impunemente all’opera……… Pamela e Desirée vi attendono. Lo sdegno della parte sana del paese è giunto ai massimi livelli,come al solito una giovane donna italiana morta e stuprata non muove le parole delle alte sfere……… schifosi sinistri,come con Pamela,il letame puzza dall’apice………

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