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Di Maio sfida Salvini sui conti pubblici: “Non voteremo mai aumento debito”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 17 mag – Nuovo scontro nella maggioranza Lega-M5S stavolta sui conti pubblici. “Il tema non è lo spread in sé e neanche il 3%, il tema è quando dichiari che vuoi sforare il 3% aumentando il debito pubblico e non facendo investimenti che aumentano la crescita e quindi diminuiscono il debito. Quindi lo dico chiaramente: il M5S non voterà mai un legge di bilancio per aumentare il debito pubblico“. Così il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di Agorà su Rai3, tornando ad assicurare che “l’Iva non aumenterà”. Il capo politico del M5S si riferisce chiaramente alle dichiarazioni dell’alleato di governo (ma avversario nella campagna elettorale per le Europee) Matteo Salvini, secondo il quale “è un dovere sforare il 3%”.

L’incognita Tria

Anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria è in disaccordo con il leader della Lega. A chi gli chiede se il governo aumenterà il debito, risponde: “Non credo proprio. C’è un Def, documento di economia e finanza, che è stato approvato dal governo e dal Parlamento. E il Parlamento com’è noto chiede di non aumentare l’Iva, ma tutto nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica specificati nel Def”. “Quindi – prosegue il titolare del Tesoro – il governo sta lavorando per attuare quello che c’è scritto nel Def. Credo che tutti debbano leggere i documenti del governo, e i documenti ufficiali che dicono questo”.

Borghi: “Deficit e debito? Moscovici a dicembre non ci sarà più”

“L’aumento dell’Iva in bilancio da anni è un semplice strumento contabile per mostrare deficit calanti, ma gli impegni di spesa per l’anno successivo vengono decisi in legge di Bilancio. Noi non dobbiamo dei soldi a qualcuno, semplicemente nel teatrino delle promesse in Ue abbiamo detto a Moscovici che faremo scendere deficit e debito. Lui non ci sarà più a dicembre e le clausole si ricontratteranno. Macron ha deciso che farà il 3,5% di deficit e non è successo nulla”. A spiegarlo è il leghista Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera, in una intervista alla Stampa. E a Di Maio che dice che non permetterà sforamenti dei parametri europei, Borghi replica: “Non credo che Di Maio sia un economista“. Per quanto riguarda Tria, per l’esponente leghista, “se dirà che bisogna aumentare l’Iva”, “non saremo d’accordo”. Più in generale, infine, Borghi minimizza sullo spauracchio dello spread e delle tensioni sui mercati. “Ho fatto 20 anni di Borsa – spiega – appioppare la colpa delle oscillazioni a dichiarazioni varie è una cosa ridicola. L’ultimo mese lo spread è salito ogni giorno dopo la guerra dei dazi tra Trump e Cina che ha portato a una discesa dei tassi tedeschi. Dare la colpa a Salvini o Borghi, è propaganda spicciola“.

Adolfo Spezzaferro

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Cesare 17 Maggio 2019 - 11:39

Il fighetto adesso fà l’economista, giocando a favore dei banchieri stranieri che hanno depredato l’Italia con una moneta privata prodotta a costo zero ed esentasse.Sia la BCE che Banca d’Italia sono private come le banche private ex pubbliche e lo stato che dovrebbe essere sovrano deve accatonare pezzi di carta che potrebbe stampare lui senza dovere nessun interesse a nessuno.Questo Di Maio lo sà bene ma vuole stare dalla parte dei potenti per fare carriera e tenere la poltroncina strapagata, da noi ovviamente.Il centellinamento della moneta privata vale solo per i popoli da tenere sotto scacco per fargli svendere tutte le risorse pubbliche e private.Migliaia di miliardi di euro prodotti negli ultimi anni sono stati dati quasi unicamente ad oligarchie bancarie e appositamente tenuti nel sistema bancario e nelle borse arricchendo i pochi che tirano le fila anche dei nostri burattini locali

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Marco 17 Maggio 2019 - 12:19

Ormai si è capito chi sarà il nuovo gendarme dell’Unione Europea (alias BCE) in Italia: Luigi Di Maio, che probabilmente svolgerà questo ruolo a braccetto col PD e col sostegno della Magistratura…. Democratica…

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