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Diciotti, nuovo attacco dei giudici: “Salvini va processato”. Il ministro: “Ergastolo ma non mollo”

by Ludovica Colli
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Roma, 24 gen – I giudici tornano all’attacco del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso Diciotti.

Sebbene la Procura di Catania avesse chiesto l’archiviazione e soprattutto dopo che a Palermo il Tribunale dei ministri aveva scagionato il vicepremier, quello stesso tribunale – ma stavolta composto dai magistrati di Catania – ha deciso di ignorare le conclusioni raggiunte dalle altre toghe e ha chiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del leader della Lega.

Dal canto suo, Salvini non si lascia intimidire: “Ci riprovano: rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia – dice in una diretta Facebook – torno a essere indagato per sequestro aggravato di persone e minori. Mi sono arrivati gli atti del tribunale di Catania. Ora tocca al Senato esprimersi sul sequestro di persona aggravato. Questo perché osai bloccare lo sbarco della nave Diciotti”.

Il vicepremier ribadisce: “Continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani, non mollo“, ha detto fermo, “Paura? Zero. Sono pronto all’ergastolo. Io non cambio di un centimetro la mia posizione. Barche, barchette e barchini in Italia non sbarcano. Se sono stato sequestratore, una volta ritenetemi sequestratore per i mesi a venire. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

“Chiedo solo al popolo italiano – prosegue – se riteniate che io debba continuare a fare il ministro esercitando i doveri di ministro, oppure se dobbiamo demandare a questo o quel tribunale le politiche sull’immigrazione“.

“Io – conclude – ho applicato l’articolo 52 della Costituzione, che dice che la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino, soprattutto se il cittadino è pure ministro. Difesa dei confini, delle regole, del vivere civile, della democrazia”.

Ludovica Colli

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3 comments

Raffo 24 Gennaio 2019 - 10:38

Come al solito la vigliaccheria della magistratura politicizzata sinistrorsa non conosce limite e vergogna……….una inchiesta ingiustificata ed ingiustificabile,nei confronti di chi ci difende da crimali, terroristi, clandestini e portatori sani di tubercolosi,scabbia e merda varia………la dittatura comunista in questo paese non conosce limiti.

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Raffo 24 Gennaio 2019 - 10:40

Ovviamente il burattinaio fi tutto ciò è al quirinale e zone limitrofe……… pavidi e senza dignità.

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Il giudice che ora attacca Salvini scarcerò due scafisti 31 Gennaio 2020 - 3:28

[…] – Dei tre giudici- Nicola La Mantia, Sandra Levanti e Paolo Corda – che hanno chiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio del ministro dell’Interno Matteo Salvini proprio Corda era già salito agli onori della cronaca perché, nel dicembre di tre anni fa, aveva […]

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