Roma, 28 feb – Carlo Calenda segue Matteo Renzi sulla svolta del Pd e si lancia in dichiarazioni “accoglienti” riportata da Agenzia Nova.
Calenda come Renzi: “provoca” il Pd
Così Calenda parla riguardo l’elezione di Elly Schlein a segretario del Pd, citando le “porte aperte” ad eventuali transfughi del partito, ma “innanzitutto agli elettori del Pd che non sentono più il partito del Nazareno come casa propria”. Il leader di Azione, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, è sulla stessa linea dell’alleato di Italia viva. Sotto certi aspetti in modo ancora più netto, parlando di “Partito democratico finito, inteso come confluenza di cattolici democratici, riformisti e sinistra”. Da lì l’insistenza: “Porte aperte, noi siamo pronti”, dice.
“Siamo un grande spazio riformista”
L’ex-ministro prosegue così: “Non ho avuto contatti con personalità del Pd che oggi mi pare abbiano manifestato l’intenzione di restare dentro, cosa che rispetto. Noi stiamo facendo un lavoro da molti mesi, che deve continuare, sulla classe dirigente locale dell’area riformista del Pd e alcuni li abbiamo portati anche in Parlamento”. Poi aggiunge: “Ci rivolgiamo, però, in primo luogo agli elettori del Pd. Si apre un grande spazio riformista, per gli elettori innanzitutto, per quegli elettori che vogliono affrontare le cose in modo pragmatico e non ideologico”. Anche Calenda, come Renzi, vede ormai una parentela sempre più stretta tra Nazareno e Cinque Stelle: “Sì. Ci sarà una completa saldatura. II Pd come è stato concepito, come confluenza di riformisti, cattolici democratici e sinistra è finito. Abbiamo assistito all’Opa di Articolo Uno sul Pd. Ed è riuscita”.
Alberto Celletti
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