Roma, 9 feb – “Sono contento che la Lega abbia maturato la scelta” di sostenere il nascente governo Draghi: parola di Silvio Berlusconi, che liquida i 5 Stelle contrari al nuovo esecutivo come politicamente infantili e per questo in declino. Il leader di Forza Italia si spertica in lodi dell’ex presidente della Bce – guiderà lui la delegazione alle consultazioni di oggi -, sottolinea che il prossimo governo è di “unità nazionale” e che solo per questo FI siederà accanto ai 5 Stelle. Il problema appunto sono i grillini, che non si rendono conto che è ora di “mettere da parte i calcoli politici o elettorali e di dare una risposta di alto profilo”.
Berlusconi elogia la Lega per l’appoggio a Draghi: “Atto di saggezza che anche in Europa sarà apprezzato”
In una intervista a Repubblica, Berlusconi spende parole positive per l’alleato del centrodestra Salvini, leader della Lega, che a differenza della Meloni e di FdI sosterrà Draghi. “Sono contento che un grande partito come la Lega abbia maturato questa scelta. Non so se definirla una svolta, in fondo la Lega ha già governato con i 5 Stelle, ma è certamente un atto di saggezza che anche in Europa sarà apprezzato“, sostiene l’ex premier.
Poi Berlusconi condanna la posizione del M5S, in cui in molti ritengono incompatibile la loro presenza al governo insieme a FI. “Credo che dimostrazioni di infantilismo politico come queste non meritino neppure un commento. Piuttosto, direi che spiegano il declino di quel Movimento. Del resto, questa non è un’alleanza con i 5S, che per noi sarebbe inconcepibile. E’ la risposta ad un’emergenza. Immagino che anche i più consapevoli tra loro se ne rendano conto”. I 5 Stelle dal canto loro sono alle prese con il voto degli iscritti su Rousseau, passaggio obbligato per dare il loro sostegno al governo che sta per nascere. I quesiti tuttavia ancora non sono stati comunicati. Chissà se ce ne sarà uno sulla possibilità o meno di coabitare nello stesso governo con i berlusconiani.
I giallofucsia pensano di poter ancora dettare legge su chi entra al governo e chi no
Certo è che fa specie vedere Berlusconi, da sempre filo-Ue, elogiare la Lega per il suo sostegno al governo “europeista” di Draghi. Ma fa ancora più riflettere vedere che nei giallofucsia c’è ancora chi pensa di dettare legge – come se davvero stesse per nascere un Conte ter con un nuovo premier – e di imporre veti e paletti contro Salvini o Berlusconi. Dal canto suo, l’ex premier, tornato al centro dell’agone politico, scommette sull’autorità del premier incaricato, che sarà in grado di tenere a bada i giallofucsia. “Credo, per antica abitudine di imprenditore, di avere una certa capacità di valutare le attitudini delle persone. Su Draghi non mi sono mai sbagliato. E sono certo di non sbagliare neppure questa volta“, è la sentenza di Berlusconi.
Adolfo Spezzaferro