Roma, 24 gen – Alla fine Beppe Grillo, con tre righe striminzite e dopo due giorni, commenta le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle. In un post su Twitter, il garante del M5S lancia il messaggio: “Per aspera ad astra (fino alle stelle superando le difficoltà, ndr). Grazie Luigi per come hai gestito la situazione, per tutto quello che hai fatto per il M5S e per quello che continuerai a fare. In alto i cuori”. Un messaggio che suona quasi come un contentino o un atto formalmente dovuto. Il silenzio tra i due in effetti era calato già da tempo.
Crimi: “Da capo politico ho tutti i poteri”
La crisi del M5S e le possibili soluzioni
Secondo la Stampa, tuttavia, “sembra ormai inevitabile che si andrà verso un organo al vertice con un tasso più o meno ampio di collegialità“. Si tratterà di una “segreteria, come sembra volere Di Maio, strutturata sui facilitatori e il team del futuro? e una figura sopra tutti?”. Oppure, si chiede il quotidiano torinese nella sua analisi, si va verso la creazione di un asse tra quattro top player, guidato da Paola Taverna, e con il ministro Stefano Patuanelli, Roberto Fico e l’ex fedelissimo di Di Maio Riccardo Fraccaro. Mossa che secondo alcuni retroscena pubblicati in questi giorni ostacolerebbe i piani dell’ex capo politico, che punterebbe invece sulla sindaca di Torino Chiara Appendino.
E Di Battista?
Circa un possibile ruolo per il “battagliero globetrotter” Alessandro Di Battista, che – come ha precisato Di Maio – “non è il nemico che viene dalla retrovia” del discorso delle dimissioni, non è ancora chiaro se sarà dentro il M5S, vista la crisi in atto ne Movimento. E se dovesse restarci non sarebbe in veste di leader, fintanto che si consumerà l’alleanza con il Pd.
1 commento
…è da perfetti beoti credere che di maio, o altri, siano dei ” capi”…. sono solo delle ” teste di legno” ..burattini pilotati dalla “Grillo&Casaleggio SRL”…