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Immigrazione, bloccata la Mare Jonio. Il pianto di Orfini, Fratoianni e della Ong

by Adolfo Spezzaferro
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mare jonio

Roma, 25 set – La Mare Jonio è bloccata nel porto di Pozzallo perché la Capitaneria non ha permesso di far salire a bordo due membri dell’equipaggio – “un paramedico soccorritore e un esperto di ricerca e soccorso in mare”, come riporta la Ong Mediterranea – non riconoscendo alla nave lo status di imbarcazione per il salvataggio in mare. La notizia ha scatenato le solite reazioni degli immigrazionisti, ringalluzziti dal “pareggione” alle regionali che ha spostato l’asse della maggioranza giallofucsia ancora più a sinistra. Eccoli quindi tutti i vari compagni, amici della Mediterranea – l’Ong dei centri sociali – a stracciarsi le vesti e a esprimere indignazione per la decisione di tenere bloccata la Mare Jonio, prontissima ad andare a raccattare clandestini recapitati dagli scafisti.

Orfini: “Dal governo ennesimo boicottaggio a chi salva vite. Ora basta”

“Ieri giustamente (e finalmente) Nicola Zingaretti ha chiesto con forza di superare i decreti sicurezza. Oggi il governo impedisce alla Mare Jonio di imbarcare il personale di salvataggio. Ennesimo atto di boicottaggio a chi salva vite. E’ uno scherzo? Ora basta, davvero”, scrive il dem Matteo Orfini su Twitter, tra i più attivi sostenitori delle Ong, che salì a bordo della Sea Watch con altri compagni immigrazionisti per farsi i selfie con Carola Rackete.

Fratoianni: “Autentica carognata. Salvare vite non è un reato”

“Aver impedito l’imbarco dei soccorritori sulla nave Mare Jonio di Mediterranea per fare in modo che non possa riprendere le missioni di salvataggio è una autentica carognata“, gli fa eco il portavoce nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, pure lui “amicone” della Carola. “Salvare le vite non è una colpa – afferma accorato l’esponente di LeU – e non è un reato“.

Muroni: “Soccorso in mare delle Ong è ciò che ha salvato onore Italia e Ue”

“La nave della missione umanitaria collettiva Mediterranea di cui sono garante insieme ad altri parlamentari resta bloccata in porto. Ancora oggi in Italia è vietato salvare vite umane. Contraddizioni e ipocrisie che non possiamo più permetterci. Via subito i decreti Sicurezza e si dica chiaramente che il soccorso in mare portato da tante Ong è ciò che ha salvato l’onore dell’Italia e dell’Europa rispetto alla strage silenziosa che si consuma nel Mediterraneo”, dice la deputata di LeU Rossella Muroni, intervenendo alla trasmissione Coffee Break su La7.

Insomma, ora il premier Giuseppe Conte oltre a dover accontentare il Pd praticamente su tutta la linea – dalla cancellazione dei dl Sicurezza alla cittadinanza per gli immigrati – deve pure dare l’ordine di violare la legge e far salpare la Mare Jonio piegandosi ulteriormente alle Ong?

Adolfo Spezzaferro

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