Helsinki, 18 lug – Sul fronte dei porti di sbarco per gli immigrati che vogliono entrare nella Ue è scontro tra Italia, Francia e Germania. Durante il tavolo in corso a Helsinki, con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro di Malta, in occasione del vertice tra ministri dell’Interno Ue, da Berlino e Parigi è stato richiesto di far approvare un documento sugli sbarchi che, già durante la cena informale di mercoledì sera, era stato nettamente respinto da alcuni Stati membri, a partire da Italia e Malta. Da qui la necessità di riaggiornarsi stamane, con la Francia che si è inserita all’ultimo momento, ma resta ancora molta strada da fare per raggiungere un’intesa. A quanto si apprende, Malta e l’Italia contestano l’idea del primo porto sicuro di approdo per gli immigrati (questo perché significherebbe che, come al solito, tutti gli arrivi passerebbero per i nostri porti e per la Valletta) e anche perché si profilerebbe uno scenario in cui la redistribuzione dei soli profughi lascerebbe nei primi Paesi di arrivo i clandestini, difficili da espellere. Insomma, siamo alle solite: Francia e Germania spingono affinché tutto resti uguale e l’Italia si “accolli” tutti gli sbarchi. Ma Salvini non ci sta e ricorda che i nostri porti sono chiusi. Soprattutto alle Ong.
Salvini: “Le Ong non si possono sostituire agli Stati”
Sul fronte del contrasto al traffico di esseri umani in cui sono coinvolte le Ong, Salvini, dal canto suo, al tavolo di Helsinki ha chiarito come “le Ong non possano sostituirsi agli Stati”, ricordando il caso della Sea Watch3 “che ha violato le leggi italiane e ha speronato una motovedetta”. Il vicepremier ha insistito per rafforzare l’impegno per prevenire le partenze e incrementare le espulsioni, anche inserendo una lista di Paesi sicuri ”per cui prevedere delle riammissioni automatiche”. Perché ”un conto sono gli arrivi da zone da guerra, un altro da Tunisia o Albania”.
A settembre vertice straordinario
A settembre, si apprende, ci sarà un vertice straordinario a Malta dei quattro Paesi interessati più la Finlandia. Il vertice sarà anticipato da una riunione dei tecnici che avverrà già nelle prossime settimane, precisano fonti del Viminale. “Mattinata di lavoro. Abbiamo discusso di contrasto a traffico e attività illegali e rispetto delle leggi e della sovranità nazionale”, commenta Salvini al termine della riunione. E aggiunge: “Da più ministri di più Paesi è stata apprezzata la politica italiana di difesa dei confini che ha prodotto una drastica riduzione degli arrivi in Europa e dei morti nel Mediterraneo, alla faccia della sinistra“.
Seehofer: “Matteo, stai già twittando quanto siamo cattivi?”
Siparietto tra Salvini e il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer. Quest’ultimo, prima di entrare alla riunione nella Finlandia Hall, si è avvicinato al titolare del Viminale, scherzando sulle accuse del leghista allo strapotere di Parigi e Berlino: “Matteo – ha domandato ironico -, stai già twittando per dire che siamo cattivi con voi?“. Al tedesco arriva poi la risposta di Salvini, che con un sorriso dice: “Ma no, sto facendo gli auguri a mio figlio Federico per l’onomastico”.
Adolfo Spezzaferro
2 comments
.che ca**o di risposta fessa….gli doveva rispondere: “no, non siete cattivi..siete solo stro**i..”
[…] dopo il secco no dell’Italia all’accordo sugli immigrati proposto ad Helsinki da Francia e Germania, Macron si è particolarmente indispettito, richiamando Salvini al senso di “responsabilità” […]