Roma, 24 mar – Enrico Letta e Giuseppe Conte, i due leader del centrosinistra – uno segretario del Pd, l’altro capo politico in pectore del M5S – si sono incontrati per dare ufficialmente il via all’alleanza contro “le destre”. “Il Pd sarà interlocutore privilegiato del nuovo M5S“, dice Conte dopo l’incontro con Letta. “E’ stato un confronto proficuo, uno scambio molto utile – sottolinea l’ex premier – Si apre un cantiere“. Il neosegretario dem per adesso non commenta. Ma va da sé che in vista delle elezioni, anche i dem (così come il resto della sinistra) non possono permettersi di correre da soli.
Conte guarda al Pd: “Chi va da solo alle elezioni è meno efficace”
Obiettivo del “cantiere” giallofucsia 2.0 è ovviamente quello di una intesa alle prossime elezioni. “Sulle amministrative c’è la volontà di confrontarsi e trovare soluzioni efficaci. Chi va da solo è meno efficace“, spiega Conte aggiungendo: “Parlerò del progetto per il M5S quando sarà pronto. Sto lavorando a un progetto per rilanciare il Movimento”. Quanto a Rousseau, “non vedo perché oggi si debba decidere di non usarlo più, ci sono ruoli e pretese da chiarire. Spero di comporre amichevolmente“, commenta l’ex premier in merito ai rapporti con l’associazione di Davide Casaleggio (che gestisce la piattaforma per il voto online). Rapporti ultimamente tutt’altro che buoni con i 5 Stelle governisti (alias poltronisti).
La rogna del leader in pectore M5S con Casaleggio e il voto su Rousseau
Un problema non da poco, quello con Casaleggio. Anche se Conte minimizza: “E’ solo un privato con un sito”. In verità, per essere nominato leader, Conte ha bisogno di un cambio di statuto e di un voto degli iscritti al M5S sulla sua candidatura. Entrambe le procedure al momento devono passare necessariamente per la piattaforma Rousseau. Casaleggio reclama 450mila euro di arretrati per fornire il “servizio”. La questione finirà molto probabilmente in tribunale (con tempi dunque lunghi rispetto alla “fretta” di Conte).
L’alleanza giallofucsia per le amministrative
Intanto arrivano le prime reazioni all’incontro tra i due ex premier, appena tornati in auge. Il ministro degli Esteri grillino Luigi Di Maio è ovviamente contento. ”L’incontro tra Letta e Conte? Penso sia una buona notizia, bisogna lavorare per costruire e portare avanti il rapporto nato durante il precedente governo tra Movimento e Pd. Tra le varie sfide che ci attendono ci sono anche le prossime amministrative. Sarà importante usare il pragmatismo”. Neanche a dirlo, sul tavolo c’è il dossier Raggi e la sua seconda candidatura a sindaco di Roma, appoggiata (per ora) da Grillo. Ma di certo non dal Pd. Troveranno i giallofucsia l’intesa su un nome condiviso (facendo quindi fuori la Raggi)?
Salvini: “Incontro Letta-Conte? Mi appassiona pressoché zero…”
Dal canto suo, il leader della Lega Matteo Salvini è caustico sull’incontro Conte-Letta: “Mi appassiona pressoché zero…”.
Adolfo Spezzaferro
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