Roma, 11 mag – Lega e Movimento Cinque Stelle sono sempe più vicini a trovare la quadra sull’accordo di governo. Risolutivo, ai fini della definizione del “ontratto alla tedesca” – così l’ha definito Luigi Di Maio – l’incontro fra i leader dei due partiti stamattina alla Camera, al quale seguirà un ulteriore vertice previsto per domani al Pirellone a Milano.
“Stiamo facendo notevoli passi avanti sul programma di governo. Stiamo trovando ampie convergenze sui temi che hanno a cuore gli italiani”, ha spiegato il capo politico dei pentastellati, aggiungendo che “per ora ci sono ampie convergenze sul reddito di cittadinanza, il conflitto d’interessi, sulla tassazione della flat tax. Ci sono tante buone cose da fare”. Di Maio parla di un governo “razionale e ragionevole”, specialmente nei confronti dei rapporti – politici ed economici – con l’Unione Europea. Nessuna forzatura quindi, neanche sul deficit: un punto sul quale sembra essersi trovata concorde anche la Lega, che per il momento sembrea aver così sotterrato l’ascia di guerra contro Bruxelles.
Il vero nodo, dal quale dipende poi tutta l’architettura del nuovo esecutivo, è però quello del presidente del Consiglio. Acquisiti agli atti i passi indietro di Salvini e Di Maio, si stanno sondando nomi “terzi”, graditi ad entrambe le parti. Di questo si tratterà nell’incontro di domani.
Altro dato importante è la ormai più che probabile rottura dell’alleanza di centrodestra, con Forza Italia destinata a correre per conto proprio: “Saremo all’opposizione – spiega Paolo Romani – e non sarà un’opposizione benevola, ma costruttiva. Ovvero incalzeremo il governo sui temi cari al centrodestra e faremo sentire forte la nostra voce. Siamo il secondo gruppo più forte al Senato”.
Nicola Mattei
Lega – M5S, vicino l'accordo di governo: domani il nome del premier?
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1 commento
Meloni premier! Giorgia prenderà a calci in culo quelli che ” i sovranisti illudono il Popolo e la UE è il paradiso” quelli che “grazie alla UE abbiamo pace e prosperità(??)”. Quelli “che si deve stare in questo carrozzone burocratico/finanziario per affrontare le sfide del nuovo millennio, senza particolarismi ottocenteschi”. Peccato che gli italiani abbiano espresso un voto nettamente opposto alle cariatidi del Quirinale. Allora Mattarellum vuole date impronta storica con premier donna? Bene mettiamo Giorgia Meloni PdC, sarà una bellezza vedere il terrore negli occhi di Merkel Junker Moscovici Mogherini, ai vertici UE . Sarà una rivincita uno spasso per tutti gli italiani, altro che Monti ed i servi della europorcheria!