Roma, 24 mar – Emmanuel Macron risponde alle proteste sulla riforma delle pensioni e lo fa senza troppi giri di parole, evidenziando l’assoluta determinazione nell’attuazione del provvedimento nonostante le proteste che, ormai da settimane, stanno infiammando – spesso nel senso letterale del termine – la Francia intera.
Macron sulla riforma delle pensioni: “È una necessità”
Come riporta l’Ansa, il presidente francese non ha mostrato alcun riguardo per un Paese in rivolta da settimane, fermo nell’intenzione di dare attuazione a una riforma delle pensioni che – lo ricordiamo – è già legge. Nel corso di un’intervista seguita da 10 milioni di telespettatori, Macron ha detto che “questa riforma non è un piacere, non è un lusso, è una necessità”. L’inquilino dell’Eliseo, insomma, è determinato a concretizzare il suo progetto che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile dai 62 ai 64 anni. Fa spavento notare la dimensione delle proteste in Francia, un Paese che dando seguito alla legge appena approvata si troverebbe a mandare in pensione i suoi lavoratori comunque prima di quanto non facciano oggi Stati come l’Italia o la Germania.
Intanto la Francia continua a bruciare
Dopo gli ultimi exploit di ieri, la Francia continua a mobilitarsi. Anzi, l’intervista al presidente pare aver “fomentato” ancora di più i manifestanti, che oggi si apprestano ad iniziare il decimo giorno di proteste. Alle rivolte di Parigi e di Rennes, si aggiungono quelle di Bordeaux, dove la violenza delle proteste è giunta a incendiare il portale di legno all’ingresso del Comune. Dal canto suo Gérald Darmanin, il ministro dell’Interno, ha difeso le forze dell’ordine “bersagli di attacchi inaccettabili”.
Alberto Celletti
