Taranto, 30 apr – Per la morte di Antonio Cosimo Stano, il 65 enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria, sono state fermate otto persone, di cui sei minorenni. I reati che la Procura contesta ai fermati – tutti appartenenti alla cosiddetta Comitiva degli Orfanelli di Manduria – sono quelli di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati.
L’incursione nella casa
I provvedimenti di fermo, spiega la Polizia, intervengono sulla terribile vicenda che ha visto vittima Stano, morto per choc cardiogeno presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale Giannuzzi di Manduria. In tutto sono quattordici gli indagati per le incursioni nella casa dell’anziano in via San Gregorio Magno, nella quale l’uomo è stato trovato in condizioni disperate il 6 aprile scorso, durante un intervento della polizia, sollecitato da una denuncia dei vicini, che avevano avuto notizia delle aggressioni.
Le violenze filmate con gli smartphone
Le violenze erano state riprese con i cellulari e i filmati divulgati tramite una chat chiamata “Gli orfanelli” (dal nome dell’oratorio della zona frequentato da alcuni di quegli adolescenti). E’ stato proprio l’esame dei video a consentire agli investigatori di stringere il cerchio su otto dei quattordici indagati, identificandoli come gli autori materiali dei reati. In seguito a diverse aggressioni subite, Stano si chiuse in casa e lì lo trovarono il 5 aprile gli agenti, malnutrito e in forte stato confusionale. Quel giorno l’uomo rifiutò il ricovero, che avvenne il giorno seguente. Dopo diciotto giorni nell’ospedale di Manduria e diversi interventi chirurgici, il 23 aprile è morto, per un’emorragia gastrica, stando ai primi risultati dell’autopsia.
Ludovica Colli
3 comments
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Se non fosse morto.Nessuno si sarebbe accorto che questo pover uomo subiva sevizie da gente che poteva benissimo avere l’età dei suoi nipoti.
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